Il bipensiero, diceva Orwell, sta nel pensare, dire e fare contemporaneamente cose che si contraddicono a vicenda. Ad esempio, affermare che un oggetto è nero e, insieme, bianco. Ebbene, se esistesse un ipotetico barometro del bipensiero orwelliano, allora credo che avrebbe segnato il livello massimo nella data del 25 aprile 2021. Nel bel mezzo del regime terapeutico, che in nome della sicurezza sanitaria ha sequestrato le libertà e i diritti fondamentali garantiti da quella Costituzione gloriosamente nata dalla Liberazione, è arrivato lui: l’unto dei mercati speculativi Mario Draghi, ex Goldman Sachs ed ex BCE, uomo del panfilo Britannia.
Mario Draghi, lo sappiamo, fa parte di quella superiore schiatta di uomini nati per comandare e che, soprattutto, per comandare non debbono nemmeno passare dalle elezioni. Mario Draghi, per celebrare quella Liberazione che in realtà combatté tutto ciò che, mutatis mutandis, incarna il governo di Mario Draghi, si è spinto senza alcun pudore ad affermare quanto segue: “libertà e diritti non sono barattabili con nulla“.
Infatti, è per questo motivo che, lo diciamo apertamente, occorre che ogni vero patriota democratico si opponga senza tregua a chi, come Mario Draghi e il suo governo in Italia, ci chiede da ormai un anno di barattare libertà e diritti costituzionali in cambio di sicurezza sanitaria.
Il trucco è ormai svelato, almeno per quanti non siano stabilmente in lockdown cognitivo: la salute e la vita, che l’ordine liberista ha dimostrato di non tenere in alcuna considerazione mediante tagli scellerati alla spesa pubblica, diventano il bene supremo soltanto quando si tratta di limitare diritti e rimuovere libertà ad opera dello stesso ordine liberista. Ha altresì affermato l’euroinomane Draghi che “non si sta con i regimi autoritari“. Ed è infatti proprio per questa ragione che noi non stiamo con lui e con il suo inqualificabile Governo impostoci verticisticamente da Bruxelles. Di più, ci opporremo fino in fondo al regime autoritario che esso esprime; regime autoritario che oggi sospende libertà e diritti non già perché c’è il pericolo dei sediziosi sovversivi che bruciano il Reichstag, ma perché c’è il virus che corre veloce: per combatterlo si presuppone che sia possibile sospendere la Costituzione italiana e instaurare uno stato di emergenza palesemente autoritario che di fatto, possiamo dirlo, coincide a tutti gli effetti con una nuova normalità.
Il tentativo, peraltro mal riuscito, di Mario Draghi è quello di appropriarsi della Resistenza e della Liberazione: l’obiettivo, chiarissimo, è di fare in modo che gli italiani non apprendano davvero la lezione della Resistenza e della Liberazione e che non la applichino rispetto al nuovo regime terapeutico. Insomma, Mario Draghi finge maldestramente di essere dalla parte della Resistenza e della Liberazione perché non appaia che in realtà il suo governo autoritario e sempre più palesemente liberticida incarna appieno, nel mutato contesto storico, ciò per cui i Partigiani diedero la vita lottando.
La lezione della Resistenza, compendiata in una formula, sta nel fatto che in casi estremi si può sacrificare la vita per la Libertà, esattamente il contrario di ciò che il regime terapeutico da un anno a questa parte ci chiede di fare; e che forme oppressive e autoritarie, dalle quali il governo oppressivo e autoritario di Mario Draghi finge di metterci in guardia, meritano di essere contestate teoricamente e operativamente in nome della Libertà che esse volgarmente calpestano quotidianamente.
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