Dall’inizio del Governo Draghi si sono alternati alcuni temi che hanno messo in difficoltà la maggioranza. Uno di questi, forse l’ultimo in ordine di tempo, è il coprifuoco. La Lega all’interno dell’Esecutivo e con un lieve appoggio di Forza Italia continua ancora la propria lotta per estenderlo alle 23.00. Un riesame della faccenda potrebbe esserci già la prossima settimana. Staremo a vedere se la spinta alle riaperture convincerà anche i più rigoristi a mollare la presa.
Uscendo fuori dal perimetro di Palazzo Chigi si alzano invece i toni della protesta contro le restrizioni, in particolare proprio contro il coprifuoco. Le opposizioni ne chiedono l’abolizione sin da subito, una battaglia che motivano sia per il ritorno a una libertà personale che sembra ormai perduta, sia per quelle attività economiche che con l’obbligo di rientro a casa alle 22.00 stanno già trovando difficoltà a lavorare.
Un rappresentante della corrente contro questa misura che va avanti ormai da mesi è il deputato Vittorio Sgarbi, il quale è intervenuto sull’argomento ai microfoni di Francesco Vergovich. Questa l’opinione di Sgarbi a “Un giorno speciale”.
“Coprifuoco vuol dire che il potere del Governo si sovrappone ai cittadini che sono, in realtà, in democrazia quelli che decidono. Quindi un’azione dall’alto può condurla solo a fronte di un’indagine per un reato un magistrato. Il quale può dirti ti arresto e ti ammetto agli arresti domiciliari. Quindi in assoluto il fatto che mi proibiscano di andare fuori di casa è un abuso e un atto illegittimo di violenza. Possono dirti non andare in quel luogo perché è inquinato, non andare in quello spazio perché c’è pericolo. Quindi creare delle aree non frequentabili oppure impedire di andare dove ci può essere un assembramento. Ma impedirti di camminare alle 23.00 di sera e andare da una casa all’altra da solo a piedi è una follia”.