Inter minimo sindacale, Napoli da allenamento

Il Napoli mette al sicuro il passaggio del turno con una vittoria netta, l'Inter fa il compitino: il quadro della serata di Europa League è comunque migliore di come potessimo aspettarci.

Viste le premesse possiamo tirare un sospiro di sollievo. L’Inter viene via da Francoforte con un pareggio che non dice tutta la verità, perchè la squadra avrebbe meritato di più, basti pensare al rigore, generoso e senza Var (assente in Euroleague, secondo il criterio da circo equestre dell’Uefa e della Fifa ispiratrice), sbagliato da Brozovic e da altre situazioni favorevoli. L’Eintracht non è sembrata nemmeno una formazione tedesca per la confusione su qualunque giocata e per la latitanza in fase difensiva, l’atteso serbo Jovic nulla ha fatto per meritare la quotazione di 50 milioni. L’Inter, però, perde due uomini per il ritorno, entrambi sotto diffida hanno preso il cartellino giallo che li lascia fuori gioco. Per Asamoah nemmeno tanti problemi ma l’altro è Lautaro Martinez e stante la situazione di Icardi presumo che Spalletti sarà costretto a chiedere a Keita il miracolo, a meno che la diplomazia interista, con l’ombra di Moratti, non sistemi la baruffa e riporti l’ex capitano in campo. 

Di contro il Napoli si è divertito contro gli austriaci di Salisburgo città nobile e raffinata ma squadra di calcio sconclusionata con un senso tattico pari a una gara tra scapoli e ammogliati. Buon football quello dei napoletani, gol belli di fattura, circolazione di palla veloce,la coppa bis potrebbe essere il traguardo importante, come lo stesso Ancelotti aveva previsto, subito dopo l’eliminazione dalla champions.

In contemporanea Sarri ha lasciato in panchina Higuain contro la Dinamo di Kiev, preferendogli Giroud. Il calcio è strano ma gli allenatori di più.

Tony Damascelli