Juventus tra due fuochi: confermare Pirlo o rivoluzionare ancora? Questo è il dilemma. La dirigenza bianconera, che presto potrebbe subire forti scossoni interni, sta ragionando sull’immediato futuro. Certamente molto dipenderà dal risultato finale che uscirà fuori domenica sera. Si fanno già dei nomi: da Zidane fino a Gattuso.
I bianconeri infatti affrontano in trasferta il Bologna con la speranza di segnali positivi da Bergamo dove, sempre alle 20.45, si gioca Atalanta-Milan. Per accedere alla prossima Champions League serve il successo al Dall’Ara e, ovviamente, uno scivolone rossonero. Senza dimenticare il Napoli che ospita il Verona.
Oggi, sulle colonne di Tuttosport, Tony Damascelli apre un possibile scenario favorevole all’attuale mister juventino
“… molte cose frullano nella testa di chi governa la Juventus. John Elkann e Andrea Agnelli erano in campo a condividere quella gioia, non soltanto per affetto. Pirlo potrebbe restare per proseguire la sua missione, agevolato da un organico migliore e più completo. La sua scelta di Coppa, Kulusevski al fianco di Cristiano Ronaldo, rappresenta il futuro. La Juventus di questo avrà bisogno. Avrà bisogno di una mezza punta di fisico e di tecnica, un attaccante che potrà essere Cristiano ma, nel caso di partenza del fuoriclasse, un centravanti di peso come nella storia bianconera… non è Dybala il futuro, lo sono Chiesa e Kulusevski…”.
Il punto di vista delle nostre Teste di calcio
Alessandro Vocalelli
A me risulta che Pirlo andrà via. La Juventus ha già deciso di prendere un altro allenatore,
anche perché non è che si muove come si è mossa su Zidane, su Gattuso, e poi invece cambia idea
dopo aver vinto 2 partite. La Juventus ha deciso che, con tutta la grande stima che ha per Pirlo,
non ci sono le condizioni per poter ricominciare una stagione con le crepe di un rapporto che
potrebbero aprirsi ai primi risultati negativi.
Furio Focolari
Damascelli dice un po’ il contrario di quello che ha sempre detto ultimamente, con tutto il bene che gli voglio. Vi sembra normale, per un uomo importante come John Elkann, decidere che una partita contro l’Atalanta cambia tutte le prospettive. Io veramente non capisco.
Franco Melli
Ne abbiamo già parlato ieri. Io dicevo che, se la Juventus dovesse arrivare quarta e se dovesse rimanere Agnelli ai vertici societari, bisogna ragionare sui motivi originari della scelta di prendere Pirlo. Penso che Agnelli abbia ragionato così: ‘Risparmiamo un sacco di soldi e facciamo crescere questo giovane allenatore’. Credo che il ragionamento sia stato questo.
Luigi Ferrajolo
Chi prende Pirlo non può pensare che lui, che non ha mai allenato, improvvisamente diventi un fenomeno. Se fossi la Juventus, Pirlo lo terrei. Se, quando l’ho preso, ero convinto di puntare su una carta interessante e su un allenatore che poteva crescere e diventare uno importante, non lo posso bocciare al primo colpo. Le responsabilità della stagione bianconera, con un esame più attento, non sono soltanto di Pirlo. Sono, come detto più volte, le scelte sbagliate sul mercato, oltre ai giocatori che non sono stati bene e non hanno reso.
Pierluigi Lantieri