Un pò come nell’antica cultura dei maya, in cui se si perdeva al gioco della palla si poteva perdere la vita; questo a quanto pare significa perdere a Foggia. La squadra pugliese ieri è stata sconfitta nel derby contro il Lecce per 1-0, piombando in zona retrocessione. Il ritorno della squadra foggiana nel proprio stadio aveva preoccupato e di fatto sono state impiegate pattuglie di polizia e carabinieri per scongiurare eventuali guerriglie dei tifosi contro il pullman della squadra.
Calciatori e dirigenti colpiti
A quanto pare però l’ira dei supporter del Foggia era particolarmente acuta, tanto da organizzare dei blitz nella notte per andare a colpire alcuni componenti della squadra. A Pietro Iemmello è stata incendiata l’auto; un petardo è stato fatto esplodere nel giardino di Massimiliano Busellato (senza conseguenze) e una bomba carta è stata lanciata all’interno dell’azienda di proprietà dei fratelli Franco e Fedele Sannella, patron del Foggia Calcio. La questura sta indagando sui filmati delle telecamere di sorveglianza per scoprire di più sui responsabili. Al momento non v’è dubbio soltanto sul fatto che fossero “tifosi”, certamente particolari, probabilmente non seguaci della cultura maya (dove una sconfitta sportiva poteva costare cara), o più probabilmente privi di qualsiasi cultura degna di questo nome.