Tratto dal romanzo di Anthony Burgess del 62′, ‘Arancia Meccanica‘ è considerato uno fra i primi 100 film della storia del cinema. La violenza in ‘Arancia Meccanica’ viene raccontata in tutti i suoi aspetti, da quella cruda e balorda di un gruppo di ragazzini, a quella istituzionale e autorizzata dello Stato. Un film che racconta l’essere umano e le dinamiche di violenza a qualsiasi livello.
Questo capolavoro di Kubrick si colloca, secondo Sandro Torella, tra quei film che meglio rappresentano quanto sta accadendo in questo momento nel mondo a causa del coronavirus: “Stiamo vivendo un momento in cui in maniera forzata siamo costretti a diventare delle arance meccaniche – spiega – siamo costretti a un comportamento più o meno legittimato da alcuni presupposti e tendiamo a svuotarci delle nostre esigenze primarie”. In sostanza “siamo condotti verso un comportamento e in qualche modo ci programmiamo addirittura per il futuro”.
Per la rubrica ‘A colpi di scena’, ecco l’analisi di Sandro Torella ai microfoni di Francesco Vergovich.