Vi state rendendo conto che l’Europa è già tornata a parlare di vincoli europei, di Fiscal Compact, di patto di stabilità e di pareggio di bilancio?
Vi rendete conto che i burocrati europei, che decidono per milioni di persone, sono del tutto scollati dalla realtà?
Questi davvero pensano che nel 2023 tutto possa tornare alla normalità. Che basti poco più di un anno per cittadini e imprese per recuperare il più incredibile tracollo economico che abbia mai investito interi comparti.
Avete sentito Gentiloni? “Paesi con debito alto limitino la crescita della spesa“.
Limitare la crescita della spesa in questo momento storico? Invece di fare politiche anticicliche, loro vogliono limitare la spesa corrente.
“L’Unione Europea consiglia (ossia impone) politiche di bilancio prudenti e, quando le condizioni economiche lo consentiranno, per seguire una politica che punti ad avere una posizione prudente nel medio termine e assicuri la sostenibilità“. Ma sostenibilità di cosa? Dei vostri perversi vincoli?
Voi, che ci avete reso insostenibile la vita, che ci avete reso insostenibile il lavoro, in questo momento vi preoccupate della sostenibilità di debiti che voi stessi ci avete obbligato a contrarre?
“L’Italia“, scrivono, “resta tra i paesi con squilibri macroeconomici eccessivi secondo la Commissione Europea“.
Ma gli squilibrati sarete voi.
Sapete perché hanno iniziato a mettere già le mani avanti in questo momento?
Perché ora tutte queste belle ricettine di austerity che cominceranno a proporre, le vincoleranno ai fondi del Recovery Fund: l’ultima trappola nella quale dovevamo entrare.
Cosa faranno ora?
Lo ha descritto benissimo il Prof. Valerio Malvezzi: vuoi lo zuccherino? Ingoia prima la pillola.
Un altro po’ di zuccherino? Ingoia un’altra pillola, altrimenti non avrai niente.
Comincia il countdown, cari amici. L’austerity sta tornando: ce lo chiede l’Europa.
La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo