E’ nella ‘lista nera’ delle persone che possono costituire una minaccia per la sicurezza dello stato ucraino Al Bano Carrisi, celebre e iconico cantante italiano. Ad aggiornare e compilare l’elenco che, ad oggi, conta 147 persone, è il ministero della Cultura dell’Ucraina, in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell’Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali.
Famoso in tutta l’area ex sovietica e l’unico cantante straniero, come ha ricordato lui stesso a dicembre 2017 in un’intervista, ad esibirsi durante le celebrazioni per i 100 anni del Kgb alla presenza del presidente Putin, nei confronti del quale il cantante di Cellino San Marco ha già espresso parole d’ammirazione.
“Lo sostengo da tempi non sospetti. È un grande. Ha un senso religioso della vita. Ha il pugno di ferro e non ci vedo nulla di male” ha detto un anno fa l’ugola d’oro nostrana a “Il Corriera della Sera”.
Ma le celebrazioni dei 100 anni del Kgb non è l’unico appuntamento a sfondo politico del leone di Cellino: a dicembre corso, il cantante ha preso parte a un importante incontro al Viminale con il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e due imprenditori cinesi, introdotti dal cantante, con i quali “si è parlato di intensificare la presenza dei vini italiani in Cina“.
Al vicepremier, che ha cantato in quell’occasione, insieme al cantante pugliese, i brani “Nel sole” e “Felicità”, Al Bano ha anche riservato un dono: una bottiglia da 5 litri di Bacchus delle Tenute Carrisi, con dedica personalizzata sia sull’etichetta che sulla scatola.