Turchia-Italia ▷ Le pagelle del Prof. Marcacci

Donnarumma 6+

Il grande portiere è quello di cui ti accorgi quando deve metterci il guanto anche una sola volta, forse mezza.

Florenzi 6 

Fatica a innestare la quarta, anche perché scarseggiano le zolle libere, in più di un’occasione. Cerca il fraseggio, come può; così come episodicamente prova la battuta dalla distanza. Qualche fibra muscolare lo lascia nello spogliatoio dopo un primo tempo non disprezzabile. 

Bonucci 6,5

Ha tutto il tempo di guidare, di impostare, all’occorrenza di far partire le consuete sventagliate di sessanta metri. Lucido, fino alla fine.

Chiellini 7

Di testa sfiora il vantaggio, con la testa trasfonde ai compagni la consapevolezza che l’Italia è più forte di tanto. 

Spinazzola 7,5

L’unico che, anche nel primo tempo, trova la professione per innestare la sesta marcia. Mancini dopo il primo quarto d’ora gli consegna una più ampia porzione di fascia. Coprotagonista delle migliori fasi azzurre, raddoppio compreso.

Barella 7,5

Tartassato, quasi calpestato sin dall’inizio; non si sottrae alla lotta, anzi cresce in lucidità e senso dell’anticipo. Gladiatorio. 

Jorginho 7,5

Tatticamente il più lucido, col consueto tempismo nell’intercettare le linee di passaggio avversarie. E come tratta la sfera…

Locatelli 7

Trascorre un primo tempo apollineo ma compassato, nella saggezza della distribuzione di palla. 

Berardi 7,5

Vivacissimo, disorientante per la retroguardia turca dall’inizio alla fine; da Celik a Demiral, distribuisce sorci verdi; poi, confeziona il cross dal quale nasce l’autorete. All’occorrenza, arretra ad arte il raggio d’azione. 

Immobile 7+

Nel primo tempo va spesso a sbattere contro la maginot dei turchi; non si abbatte, facendo prevalere alla lunga spunto e dribbling: il raddoppio lo premia. Prova di maturità. 

Insigne 7,5

Anche lui si danna l’anima, ricavando in più di un’occasione la zolla adatta per cesellare le traiettorie del suo interno destro. Trova una selva di parastinchi levantini, meriterebbe la rete anche lui per intensità e insistenza. Infatti arriva, ed è definitivamente festa. Magnifico 0-3. 

Di Lorenzo 6,5

Entra bene, accompagnando la crescente percussione azzurra. 

Cristante 6,5

Quello che serve, nel momento in cui serve. 

Chiesa 6+

Entra con una fame da 0 – 0.

Belotti 6 +

L’aveva “giocata” anche dalla panchina; quando entra, si va a cercare persino le sportellate. 

Bernardeschi SV

Roberto Mancini 7,5

La sua Italia si mostra paziente e via via più consapevole. Trascina un quinto di pubblico come se ci fosse il pienone: il gruppo è il suo miglior fuoriclasse. 

Paolo Marcacci