La redistribuzione del reddito non è più una priorità del sistema. Da quattro decadi ormai il valore dell’attivo del sistema finanziario ha superato il valore del Pil del pianeta. L’abolizione del Glass-Steagall Act che separava dagli anni ’30 del ‘900 le banche d’affari da quelle di investimento è avvenuta come uno degli ultimi atti dell’amministrazione Clinton. L’altro passaggio cruciale è avvenuto nell’ambito del WTO, World Trade Organization, ed è stata la cancellazione delle norme restrittive in ambito di derivati.
Sto evidenziando due elementi fondamentali. Il primo è il fatto che è stato abolito il Glass-Steagall Act, uno dei pilastri della ripresa degli anni ’30 dalla crisi del secolo scorso, il famoso crollo delle borse. Gli Stati Uniti erano usciti da quel disastro dividendo le banche che finanziavano famiglie e imprese dalle banche che giocavano in borsa. Per tutto il ‘900 questa separazione ha consentito lo sviluppo del sistema e poi è stato fatto un regalo alle banche.
Il secondo passaggio riguarda la cancellazione delle norme restrittive in materia di derivati. Cioè invece che limitare l’uso dei cosiddetti derivati speculativi finanziari, si è consentito un liberi tutti e le banche hanno potuto giocare ancora di più creando pezzi di carta su pezzi di carta. I derivati sono stati uno dei problemi del nostro paese a partire dagli anni ’90 del secolo scorso.
L’insieme di questi due fattori ha enfatizzato l’esplosione del sistema finanziario che ha creato un Pil maggiore di quello del pianeta nella parte finanziaria e non più nella parte operativa al punto che la redistribuzione del reddito non è più la priorità del sistema economico, ma anzi la priorità è l’accumulazione di enormi fortune in capo a pochi e di enormi sventure in capo a tanti.
Malvezzi Quotidiani, pillole di economia con Valerio Malvezzi