Abbiamo organizzato per il 19 e 20 giugno una due giorni di conferenze a Treviso con avvocati, giuristi, costituzionalisti per accendere un riflettore sulle violazioni dei diritti fondamentali del cittadino, che vengono ormai costantemente perpetrate strumentalizzando l’emergenza sanitaria.
Esiste la scienza è vero. Ma esiste anche la legge. Esistono i bugiardini, ma esistono le costituzioni. Esistono i Dpcm ma esistono le leggi. Qualcuno si è reso conto che dall’inizio della pandemia i virologi sono diventati i nuovi giuristi, i tecnici sono diventati i nuovi padri costituenti. Membri delle forze dell’ordine che ti obbligano ad ubbidire a regolamenti di rango inferiore rispetto alle leggi dello Stato.
Se noi non poniamo attenzione alle trasformazioni che la società sta subendo; alla sostituzione delle fonti del diritto, finiamo come la rana bollita a fuoco lento. Ricordiamo che in un Paese civile bisognerebbe sempre agire, anche in emergenza, rispettando i presupposti giuridici. Invece il voto viene rimandato, il governo tecnico viene imposto, i Dpcm bypassano le leggi, la gerarchia delle fonti del diritto viene completamente invertita.
Possibile che tutti questi elementi non facciano risuonare un campanello d’allarme nella coscienza degli italiani? Possibile che oggi se oggi vuoi appellarti ad un tuo diritto sancito dalla Costituzione tu possa essere considerato per esempio un No Vax. Se non vuoi girare mascherato per strada, all’aria aperta – cosa che tra l’altro la legge vieterebbe – vieni fermato dalle forze dell’ordine che si appellano ad una ordinanza. Io credo che vada fatta chiarezza, che vadano ristabilite certe gerarchie. La Costituzione non va in quarantena. Questo lo grideremo a gran voce sabato e domenica a Treviso alla conferenza “Difendi i tuoi diritti”.