E’ argomento di forte discussione in questi giorni il DDL Pillon, basato sulla famiglia. Propio Simone Pillon è intervenuto a Radio Radio per parlare anche del congresso mondiale delle famiglie che si terrà a Verona a fine marzo…
Cosa pensa delle parole di Cirinnà?
“Il Medioevo ci ha lasciato qualcosa di interessante, pensiamo a Dante Alighieri e a San Francesco. Parlando del congresso delle famiglie rispondo alla Cirinnà come ho già fatto. Io la invito a esserci, a venire alla festa della bellezza e del futuro. Ci saranno tanti bambini e tanta gioia”.
Cosa intende per famiglia particolare?
“Il paese è costruito sulla famiglia. La domenica si va dalla nonna, papà e mamma si alzano prima e portano i figli a scuola. Si prendono cura degli anziani. Noi siamo abituati, altri no. Se salta una generazione come in Svezia, salta la famiglia. Se nessuno ti fa vedere come si fa il papà, non impari. A un bambino serve papà e mamma. Poi si può fare in altri modi, come comprarlo. C’è chi lo fa all’estero e fa finta di niente e non si può fare. I bambini hanno bisogno della mamma e del papà. La sessualità poi va vissuta come uno vuole”.
Due donne o due uomini insieme non fanno una famiglia?
“Mamma e papà sono concetti primordiali, non perché lo voglio io ma la natura. Tutto poi si può fare nella vita, con la genetica e la clonazione. Tocca vedere quello che è giusto ed etico. Ci preoccupiamo della natura, dovremmo preoccuparci della natura dell’uomo”.
Tutta la Lega la pensa così?
“Ha parlato chiaro Salvini con parole più dure delle mie. C’è una totale condivisione”.
La chiesa cattolica anche?
“Io sono l’ultimo dei fedeli, non posso parlare della chiesa cattolica. A fine marzo io ci sarò, ma anche quelli della chiesa e di altre fedi. Sarà un evento da non perdere. Rappresenterà la bellezza della famiglia in tutte le sfaccettature”.
Perché è visto come uomo politico divisivo?
“Non lo so, dico quello che penso”.
Pensiero comodo o scomodo il suo?
“Sarebbe più comodo fare il compitino, invece tengo alta la mia bandiera. Famiglie diversificate? Non credo che sia giusto, il film “La teoria svedese dell’amore” rappresenta una realtà dove c’è stato l’esperimento di togliere la famiglia standard. Il modello sociale porta non più a modelli di famiglia, ma alla solitudine della persona”.