Vaccini e bambini, c’è un’ipotesi inquietante: creare classi a scuola per soli vaccinati

La pratica della discriminazione è sempre riprovevole, a maggior ragione se ha per oggetto i bambini, vale a dire gli esseri indifesi per eccellenza. Se agli occhi di Dostoevskij la teodicea pareva incepparsi al cospetto del dolore dei bambini, sembra che, analogamente, giri a vuoto ogni giustizia dinanzi alle discriminazioni inflitte ai più piccoli.

Ebbene, che dire sinceramente della proposta, della quale attualmente si discute in questi giorni, in relazione alla possibilità di istituire per l’autunno 2021 classi riservate a scuola per i soli bambini vaccinati? Di “classi per soli vaccinati” parla esplicitamente e senza perifrasi “Open”, il rotocalco turbomondialista del direttore Enrico Mentana in data 6 luglio 2021.

Sono solito ripetere, e lo faccio anche in questo contesto, il noto adagio secondo cui la storia insegna, ma non ha scolari. Ed è proprio per questo che siamo condannati sempre da capo a ripeterla, con tutte le sue tragedie e con tutti i suoi supplizi. Davvero non ci ha insegnato nulla la storia del 900, secolo breve e più di ogni altro denso di atrocità e di discriminazioni abominevoli? Anche nel ‘900, non deve sfuggire, le più oscene pratiche discriminatorie si legittimavano mediante una squallida ideologia scientifica, che della scienza aveva soltanto il nome, infatti in concreto era la più subdola e infame perversione di ogni scienza prettamente intesa e praticata.

Non era forse su basi squallidamente ideologico-scientifiche che nel Novecento si pretese di discriminare l’ebreo? Ordunque, la discriminazione ritorna, con moduli diversi ma ancora una volta legittimata da una perversa ideologia medico-scientifica che, anche in questo caso, ogni vero scienziato dovrebbe impegnarsi a confutare e, di più, a combattere in prima linea. Per inciso non sfugga che anche nel 900 larga parte delle discriminazioni ignobili subite dagli ebrei poggiavano sul cattivo argomento del “contagio” di cui l’ebreo sarebbe stato responsabile secondo suddetta ideologia infame.

Per fortuna, allora come oggi, vi sono uomini coraggiosi che si oppongono senza tregua e incondizionatamente all’ideologia e che continuano con impegno e con zelo a difendere le ragioni dell’umanità contro ogni discriminazione. Lo facevano allora, combattendo l’infame ideologia della razza, con le sue presunte argomentazioni scientifiche; lo fanno ugualmente oggi, dando battaglia alla intrinsecamente falsa ideologia che va ripetendo, in forma palesemente mendace, che i non vaccinati, a differenza dei vaccinati, sarebbero responsabili dei contagi. Noi sappiamo che ciò è falso, poiché il vaccino anti-Covid risaputamente non blocca la circolazione del virus, ma, teoricamente, dovrebbe bloccare i suoi sintomi in colui che al vaccino si è sottoposto. Detto con estrema semplicità, il vaccinato con vaccino anti-Covid non dovrebbe ammalarsi, ma potrebbe benissimo contrarre e diffondere il virus: perché altrimenti anche i vaccinati dovrebbero rispettare il distanziamento sociale e l’obbligo di utilizzo della mascherina protettiva?

Su queste basi, risulta immediatamente falso il teorema, ubiquitariamente ribadito con piglio falsamente scientifico, secondo cui la responsabilità dei contagi va ascritta ai non vaccinati. Perché nessuno ha il coraggio di sottolineare questa triviale verità, facilissima da comprendere? L’ho già detto e lo ripeto: siamo già nel bel mezzo di una vera e propria “caccia” tesa a “stanare” i non vaccinati, e questo lessico ignobile, che pure viene utilizzato disinvoltamente, già rivela la presenza un nuovo ordine autoritario e repressivo, che rivela l’avvenuto tramonto delle democrazie parlamentari e la loro sostituzione con un nuovo regime iatrocratico fondato sull’emergenza permanente.

Entro l’autunno del 2021 non è arduo prevedere che questo scenario inquietante trapasserà direttamente in una vera e propria guerra civile contro i non vaccinati, magari anche in una sorta di pogrom medicosanitario con il quale si trasformeranno i non vaccinati nel nuovo capro espiatorio che giustificherà, tanto per cambiare, il durare di un’emergenza epidemiologica che è già divenuta a tutti gli effetti la nuova normalità su cui si fonda il golpe globale del capitalismo terapeutico.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro