Torniamo sull’argomento del neoliberismo e chiariamo che questa dottrina politico-economica non è mai stata una scelta, ma un’imposizione.
Lo sanno bene i paesi del Sud America, da quando negli anni ’70 gli apparati americani decisero che questa dottrina dovesse diventare la nuova religione dei popoli sudamericani da sacrificare sull’altare dei mercati e della globalizzazione. C’è stata la dittatura in Bolivia, così come in Argentina, in Brasile, in Uruguay e in Paraguay.
Un’attenzione particolare merita la dittatura cilena dal 1973 al 1990, quando un colpo di Stato voluto dagli apparati americani e dalla CIA ha portato alla destituzione e alla morte del socialista Salvador Allende e all’instaurazione della terribile dittatura di Augusto Pinochet: la più sanguinosa, la più assurda, e permettetemi di dire, anche la più impunita. Questa dittatura rappresenta il primo esperimento mondiale su larga scala di imposizione delle politiche neoliberiste.
In Europa invece, soprattutto ultimamente, abbiamo avuto una serie di crisi economiche indotte per poter imporre misure neoliberiste. Abbiamo avuto governi tecnici imposti: da Monti a Letta a Gentiloni per finire con Mario Draghi, ennesimo Governo tecnico che adotta misure neoliberiste.
tutto questo è potuto accadere strumentalizzando quella che i neoliberisti chiamano “la tecnica della shock economy”, ossia indurre uno stato di shock politico, economico, sociale, sanitario per fare in modo che i popoli accettino le misure neoliberiste che altrimenti non avrebbero mai accettato perché contrarie ai loro stessi interessi.
La Matrix Europea, le verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo