Euro2020: un finale da scrivere. Domenica l’Italia sfiderà l’Inghilterra, proprio nel tempio di Wembley, per l’ultimo atto del torneo continentale.
Il cammino azzurro è stato esaltante, certo, ma ora tutti sognano il trionfo decisivo. Una notte da leoni in casa loro. Mancano circa 48 ore al fischio d’avvio della contesa. L’attesa è spasmodica.
Chi la spunterà? I ragazzi del CT Roberto Mancini riusciranno a zittire la bolgia dei sudditi della Regina?
Lo abbiamo chiesto ai nostri opinionisti nel pomeriggio di Radio Radio Lo Sport
Xavier Jacobelli
La percezione, a 48 ore dalla sfida di Wembley contro l’Inghilterra, è di un’Italia consapevole della propria forza. Consapevole anche di tutti gli ostacoli che dovrà superare, a cominciare dal fattore campo e dal contesto. Gli inglesi non vincono dal 1966 e speravano di vincere l’Europeo sempre in casa nel ’96 senza riuscirci. Bonucci oggi ha parlato da vero leader di questa squadra. Ha ostentato sicurezza dei propri mezzi che non è stato un esercizio di iattanza. E’ stata una lucida consapevolezza della forza di questo gruppo. Tutto questo non è frutto del caso, ma sono i numeri che parlano chiaro. Andiamo ad affrontare l’Inghilterra, certamente consapevoli della forza degli avversari, ma con grande sicurezza.
Fernando Orsi
Bonuncci ha parlato bene da leader e da giocatore esperto. L’Italia non ha bisogno di crearsi alibi perché, secondo me, è più forte dell’Inghilterra. Gli azzurri hanno superato Belgio e Spagna, squadre che avrebbero messo in difficoltà tutti. Certo, l’effetto ambientale può essere importante nel match. L’unica preoccupazione è la tenuta fisica e mentale degli azzurri, dopo lo stress delle partite precedenti. Se riuscirà a mantenere lo stesso livello qualitativo, l’Italia vince e porta a casa il trofeo.