Parte la propaganda sui giocatori della Nazionale ▷ Il significato intrinseco del gesto di Figliuolo

L’apparenza inganna, ancora di più in un periodo di supposta emergenza dove comportamenti e azioni dei cittadini sono facilmente influenzabili. Accade così che l’unica soluzione prevista dall’ordine dominante, i vaccini, vengano promossi ad ogni occasione possibile. Non solo gli spot pubblicitari in cui appaiono personaggi di fama nazionale che invitano gli spettatori a non indugiare sulla doppia inoculazione. Ma la propaganda si è spinta anche verso altri orizzonti, mai esplorati finora.

Anche lo sport è entrato nell’orbita della promozione, consapevole o no, della campagna di vaccinazione di massa. In particolare l’attività nazional-popolare per eccellenza, il calcio, è servita per tale scopo. Approfittando della visibilità data dalla vittoria agli Europei, il generale Figliuolo insieme al cosiddetto “circo mediatico” ha accompagnato gli azzurri alla somministrazione del vaccino prima della visita al Quirinale dal Presidente Mattarella e a Palazzo Chigi dal Premier Draghi.

Scene naturalmente apparse su tutti i media, commentate in diretta dal professor Alessandro Meluzzi e dalla giornalista Tiziana Alterio, ospiti di Fabio Duranti e Francesco Vergovich. Questo l’intervento a Un Giorno Speciale.

Meluzzi: “È una specie di film Luce”

“È una specie di film Luce che non ha niente a che vedere né con la salute di questi calciatori, né prima, né dopo Wembley. Che però appartiene a una retorica filmica degna delle Olimpiadi di Berlino 1936. Aggiungerei che spero funzionino bene, perché abbiamo visto i vaccini che arrivavano nei frigoriferi a -80 gradi e che adesso vengono distribuiti sulle spiagge siciliane e sarde a 40 gradi”.

Alterio: “Siamo di fronte a una recrudescenza del potere”

“Io credo che siamo di fronte a una recrudescenza del potere. Il potere prende forza dall’ignoranza e prende forza dai simboli. Quindi quello che abbiamo visto è un simbolo molto potente, molto forte. Intanto c’è sempre questo generale, che sembra dia fiducia agli italiani. E poi il simbolo del calcio, che viene seguito da milioni di persone e quindi quale migliore indottrinamento che prendere una squadra di calcio, sottoporla ai vaccini in modo tale da convincere gli indecisi”.