“Non esistono più le mezze stagioni” recita un detto ma qui, più che di un proverbio, si tratta di un vero e proprio problema ambientale che, da anni, interessa l’uomo: il riscaldamento globale.
Non è un mistero infatti che il mondo, a causa dei cambiamenti climatici indotti dall’uomo, si sta surriscaldando e molti di noi possono aspettarsi di veder raggiungere temperature fino a 32 gradi Celsius (90 gradi Fahrenheit) o più alti.
Stando a un’analisi condotta dal Climate Impact Lab per il “New York Times“, un gruppo di esperti del settore, geologi, economisti e analisti di dati del Rhodium Group, dell’Università di Chicago, della Rutgers University e della University of California, se i paesi continuano a emettere tassi alti di gas serra e a non ridurle, in futuro c’è il rischio che si verifichi un surriscaldamento maggiore del pianeta.
Grazie alla mappa, pubblicata sul sito del “New York Times”, si può vedere di come potrebbe aumentare la temperatura, fino dei luoghi in cui viviamo, nei giorni successivi fino alla fine del secolo.
A livello mondiale, è stato riscontrato che, per alte temperature, aumenta il rischio di malattie e decessi, soprattutto tra le persone anziane, i neonati e le persone con condizioni mediche croniche. Le popolazioni a basso reddito, che spesso non hanno accesso all’aria condizionata e altre tecnologie adattive, sono anche più soggette a subire gli effetti delle alte temperature. Negli States, subiscono questi effetti le persone di colore.
I lavoratori all’aperto sono particolarmente esposti a giornate calde più frequenti, ma il surriscaldamento ha conseguenze anche per gli operai interni, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove le aree di lavoro hanno meno probabilità di essere raffreddate.
Un aumento giornaliero di 32 gradi sarà avvertito più nelle regioni con un alto tasso d’umidità rispetto alle altre.
“Un fattore molto importante per il modo in cui gli umani sperimentano il calore è quanto sia umido“, ha detto il dottor McCusker. “Se è anche umido, gli uomini non possono evaporare fisiologicamente il sudore con la stessa facilità e non possiamo il nostro corpo non si può raffreddare efficacemente“.
I dati evidenziati dal “New York Times” riflettono solo le temperature e non tengono conto dell’umidità, che può rendere il riscaldamento globale, e il conseguente aumento delle temperature, ancora più pericoloso e preoccupante.
L’alta temperatura influisce anche sulla produzione di cibo (compresa la riduzione della resa delle colture e della produzione alimentare) e può aumentare la domanda di elettricità. Nei giorni in cui si verificano temperature alte fino a 32 gradi, tale aumento potrebbe dare luogo a siccità e a incendi in alcune regioni.
“Le giornate più calde in tutto il mondo portano conseguenze dirette e pericolose sulle persone e sui sistemi da cui dipendiamo“, ha affermato Cynthia Rosenzweig, responsabile del Climate Impacts Group presso il NASA Goddard Institute for Space Studies. “Cibo, acqua, energia, trasporti ed ecosistemi saranno influenzati sia nelle città che nei paesi. Gli effetti sulla salute ad alta temperatura colpiscono i soggetti più vulnerabili“.