Che fatica la vita nel calciomercato. Per la Lazio, come per le altre squadre di Serie A, è tutto maledettamente complicato. Di soldi ne girano pochi e il famigerato indice di liquidità rimane una gatta da pelare sempre presente.
Sarri non vede l’ora di accogliere nuove pedine essenziali per il suo 4-3-3 a trazione offensiva. La squadra capitolina va completata e, quando mancano 20 giorni al via del campionato, le incognite sono dietro l’angolo.
Manca intanto l’ufficialità dei tesseramenti di Felipe Anderson, Romero, Hysaj e Kamenovic. La trattativa per il centrocampista Basic, croato del Bordeaux, dovrebbe concludersi rapidamente. Lotito e Tare riusciranno ad accontentare il tecnico toscano prima dell’inizio della stagione 2021/2022? I tifosi biancocelesti sperano in una fumata bianca.
Il punto della situazione a ‘Speciale Calciomercato’ con Stefano Agresti
“Che la Lazio abbia in mano Basic è vero da tempo. Il problema però è sempre lo stesso. Basic è un uomo in più, un centrocampista. Non è determinante per la Lazio in questo momento. I biancocelesti ora non riescono a prendere nemmeno giocatori determinanti, ovvero gli esterni d’attacco.
A 20 giorni dall’inizio del campionato non riesce a tesserare Felipe Anderson, Hysaj, Romero, Kamenovic e Radu. Non può tesserarli per il problema legato all’indice di liquidità. Tutti siamo sicuri che lo risolveranno, però al momento non è così. Ripeto, mancano 20 giorni all’inizio del campionato.
La Lazio ha due esterni d’attacco titolari che sono Felipe Anderson e Correa. Uno non può essere tesserato e uno vuole andarsene. E’ chiaro che è un mercato complicato anche quello biancoceleste. Rispetto ad altre squadre la complicazione in più è il cambio nel modo di giocare con il 4-3-3. Correa ha un mercatino, non il mercatone che vorrebbe Lotito o lui stesso“.