Guardate: anche la Chiesa di Roma è diventata schiava del regime terapeutico

La novità tra le tante è che anche Papa Bergoglio risulta ora munito della mitica tessera verde, l’infame lasciapassare del nuovo leviatano tecno-sanitario. Alla fine dunque anche il pontefice si è piegato. Non è certo la prima volta invero che la Chiesa di Roma si inginocchia al potere anziché resistergli e tuttavia, come cercherò a breve di adombrare, è la prima volta che la Chiesa di Roma si scioglie integralmente, cessa di essere un’agenzia di senso alternativa rispetto all’ordine mondano e diviene semplicemente propaggine del nichilismo relativistico ovunque imperante al punto da definirsi, è storia dei nostri giorni, come semplice ancella del nuovo regime terapeutico.

Ebbene abbiamo già assistito in questo anno e mezzo di nuovo ordine terapeutico a scene più o meno surreali della Chiesa di Roma. Abbiamo visto Papa Bergoglio da solo celebrare la messa via streaming, abbiamo assistito increduli alla sospensione della somministrazione del sacramento dell’estrema unzione per via dell’emergenza virale, abbiamo visto ancora con eguale incredulità la Chiesa di Roma che esortava ad obbedire rispetto ad un governo che in nome dell’emergenza infinita sospendeva le funzioni religiose, con ciò violando anche uno dei capisaldi della nostra Costituzione, quello relativo alla libertà di culto. Ebbene come primo fra tutti Giorgio Agamben ebbe a rilevare la Chiesa di Roma si è piegata alla tecno-scienza divenendone ancella. Adesso troviamo Papa Bergoglio che direttamente si piega al nuovo ordine ovunque imperante assumendo l’infame tessera vedere. Si tratta di un segnale potentissimo che rivela una volta di più come la Chiesa abbia smesso di essere una potenziale risorsa di senso alternativa rispetto a ciò che c’è.

Ebbene si compie così la profezia che a suo tempo ebbe modo di formulare Pierpaolo Pasolini allorché, in riferimento alla pubblicità dei blue jeans, disse che la Chiesa di Roma presto o tardi sarebbe stata annichilita da parte del relativismo nichilistico della civiltà dei consumi. È quello che sta accadendo. Con Bergoglio la Chiesa si è sciolta in un ateismo liquido che non è altro se non la variante in mondo cattolico del nuovo ordine globalista dei mercati relativista, nichilista e privo di trascendenza. Ne è scaturita a tutti gli effetti una ridefinizione stessa del cristianesimo come semplice propaggine dell’ordine dominate. Non stupisce che nei discorsi di Bergoglio sia da tempo assente ogni riferimento alla trascendenza e assai speso financo a Cristo. I discorsi di Papa Bergoglio, a differenza di quelli di Ratzinger, che erano gravidi di senso della trascendenza, della trazione e di Cristo, rivelano quella stessa mancanza di trascendenza o chiusura alla trascendenza, come ebbe a definirla Ratzinger, che è tipica dell’odierno mondo sdivinizzato e scristianizzato, in cui la sole religione consentita è quella del mercato, in cui la sola fede praticata e ammessa è quella della scienza innalzata a nuovo dogma.

Pasolini diceva che la Chiesa si sarebbe sciolta nel relativismo delle civiltà dei consumi o avrebbe dovuto riscoprire la propria originaria incompatibilità con il mondo riscoprendo se stessa e opponendosi al potere. Siamo dinanzi a questo bivio e pare che con Bergoglio la Chiesa si sia definitivamente sciolta nella civiltà dei mercati. Bergoglio ha preso tessera verde e con ciò ha rivelato una volta di più la subalternità della Chiesa al nuovo leviatano tecno-sanitario.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro