Juventus nel caos? L’analisi degli esperti ▷ Occhi sulla maxi valutazione di Kean

Lo specchio di una Juventus nel caos. I bianconeri, dopo la partenza traumatica in campionato ed il saluto di Cristiano Ronaldo, provano a correre ai ripari. La coperta della rosa guidata da Allegri sembra corta, anzi cortissima.

Ogni singolo reparto sembra accusare una lapalissiana incompletezza. I soli colpi chiamati Locatelli, Kaio Jorge e Moise Kean non entusiasmano la folla e scatenano le perplessità della critica.

La pausa per le nazionali aiuterà lo staff bianconero a rimettere i cocci in ordine, oppure questo stop alimenterà la confusione attuale? Alla Continassa sperano in un immediato cambio di rotta.

I commenti sul mercato della Juventus delle nostre Teste di calcio

Stefano Agresti

Il motivo di riflessione è sulle cifre che la Juventus oggi ha pubblicato per la cessione di Ronaldo e per l’acquisto di Kean. Il portoghese è stato ceduto a 15 milioni di euro, con minusvalenza di 14 milioni, mentre per Kean i bianconeri sborsano 3 milioni il primo anno, 4 il secondo con obbligo di riscatto a 28 milioni se la Juventus va in Champions. Quindi parliamo di 35 milioni più 3 di bonus. Precedentemente lo aveva venduto a 22 milioni e mezzo, considerando anche i 5 milioni di commissione da dare a Raiola. Non mi pare che in questi due anni Kean abbia lascia tracce incredibili nel mondo del calcio.

Sandro Sabatini

Cosa è successo alla Juventus? Perché Kean vale così tanto? Perché Kean viene scartato o sottostimato dalla Juventus tra anni, dal Psg e poi dall’Everton oltre che dalla Nazionale? C’è sicuramente un motivo di interesse per vederlo all’opera. Alla fin dei conti stiamo parlando di un giocatore, valutato 38 milioni, che nessuno voleva. Questa è la verità.

melli

Franco Melli

Questa Juventus sta sfiorando il disastro. Però ricordo che 5 anni fa sempre con Allegri fu addirittura peggio nelle prime due partite. Poi, con un’ardita soluzione tattica, Allegri iniziò a far giocare tutta l’argenteria a disposizione grazie alla quale recuperò e vinse lo scudetto. Certo, quella era un’altra squadra ed erano altri tempi. Io non darei ancora per morto il subentrante Allegri.

Alessandro Vocalelli

Quella del primo Allegri non solo era tutta un’altra squadra, ma era un gruppo compiuto. Qui invece stiamo parlando di una rosa da rimettere in piedi dopo due anni ondivaghi. Però 10 giorni fa sentivo la Juventus considerata favoritissima per lo scudetto, adesso è diventata un disastro? Penso che ci sia una via di mezzo. E’ una squadra sicuramente imperfetta, che ha perso un grandissimo come Ronaldo, però prima di darla già fuori di tutto ci penserei tante volte. Considero Juventus e Inter ancora come le più forti.

Tony Damascelli

Il problema della Juventus non sta solo in campo. Il problema sta a bordocampo e sta in società. C’è molta confusione, molta approssimazione, molta tensione sui conti. Questo porta i bianconeri ad un ritorno al passato. Un passato successivo a calciopoli, quando la gestione societaria passò da Elkann a un gruppo di nuovi dirigenti che nulla avevano a che fare col calcio. In questo momento ci sono uomini di calcio, ma c’è uno stato di allerta molto singolare. La dimostrazione è la partita con l’Empoli, oltre alla gestione del caso Ronaldo con una minusvalenza rilevante. L’allenatore ci ha messo un carico da 11 sabato. Adesso la sosta è pericolosa. La Juventus avrà 2 trasferte e un’altra partita in una settimana. Paradossalmente i bianconeri, a metà settembre, potrebbe già esser fuori dai giochi.

Luca Bianchin – La Gazzetta dello Sport

Di Pjanic si è parlato ma, al 99%, la situazione è sfumata. Chiaramente ad Allegri non dispiaceva portare in rosa un giocatore del genere. Credo però che non sia stata considerata una scelta precisa della Juventus, cioè di prendere delle decisioni guardando a medio-lungo termine. Una mentalità molto diversa da quella degli anni scorsi. E’ un mercato molto diverso da quello degli anni scorsi. Questo si nota dall’addio di Ronaldo, dalla trattativa estenuante per Locatelli e dagli stipendi offerti. C’è un attenzione ai conti e un’attenzione particolare anche alla carta d’identità. E’ stato preso Ihattaren, un 2002, mandato subito in prestito. A questo aggiungiamo Kaio Jorge, un altro 2002, e il 2000 Kean“.