Oggi siamo a Siena perché ho accettato una sfida. Qui c’è Enrico Letta, l’uomo del PD, l’uomo che si candida vergognandosi del sindaco, infatti non si candida col simbolo del PD. Allora abbiamo deciso con i compagni e gli amici di questa città che io fossi candidato. Lo faccio molto volentieri, è un onore per me partecipare ad una competizione elettorale per rappresentare una città splendida, una città d’arte, che rappresenta l’Italia. È una battaglia nazionale, si tratta di battere l’idea del Partito Democratico e della destra. Qui c’è candidato Enrico Letta e Tommaso Marrocchesi Marzi: hanno una visione non di cambiamento ma di stare seduti su quello che accade. Letta è l’uomo che dà garanzie alle multinazionali, questo è un territorio di cultura, che parla di ambiente, di biodiversità, che include tutta la provincia fino a quella di Arezzo.
Siamo qui in battaglia, è una vetrina nazionale, chiederemo il confronto con gli altri candidati. Le nostre proposte partono dall’economia, dal Monte dei Paschi, dalla capacità che hanno avuto i suoi lavoratori di mantenere un rapporto con la clientela fatta di famiglie e piccole imprese, che sono il succo di voler mangiare delle nuove banche. Vogliono sfrattare l’idea della banca che fornisce servizio e prestito, che vende prodotti finanziari e ti frega, ma si sono applicati per evitarlo. Ci sarà uno sciopero il 24 di settembre. Siamo nelle mani di questo modo di governare l’Italia di comando e controllo, può darsi che evitino anche di far arrivare allo sciopero. Monte dei Paschi va difeso contro la svendita. Ci sono poi elementi di valorizzazione come il Palio e le contrade come forma di socialità. Sono qua a Siena e ci batteremo. Qualcuno disse a Letta di stare sereno, io gli dico di non star sereno: Rizzo è arrivato.
3 minuti con Marco Rizzo