Juventus-Milan 1-1: l’alba di un nuovo inizio per i bianconeri? ‘Ai posteri l’ardua sentenza’. Chiellini e compagni incassano il secondo punticino stagionale in quattro giornate di campionato. Un bottino magro, anzi magrissimo.
Dalla prova sfoderata nel posticipo del quarto turno di Serie A, almeno quella assicurata durante la prima frazione, la formazione bianconera dovrà ripartire. Lo Spezia di Motta, nella parentesi infrasettimanale, potrebbe costituire l’avversario ideale per giungere al primo successo d’annata.
Pronti via e Morata illude con una trascinante galoppata in solitaria. Nella ripresa l’incornata di Rebic pareggia i conti sugli sviluppi di un corner. Un piccolo passo per l’avvio di una nuova era in salsa bianconera. Questo, almeno, è l’auspicio della tifoseria.
I commenti delle nostre Teste di calcio
Tony Damascelli
Poiché stava vincendo meglio difendersi: questa era l’idea di Allegri. Alla fine però ha pagato. Io non so se lui ha sbagliato i cambi, so però che ha un vice, un tattico e un altro collaboratore. Lui si è assunto la responsabilità non spiegando nel dettaglio le scelte. Forse poteva cambiare anche meglio. La Juventus non sta bene e adesso affronta lo Spezia. Molti ricordano quello che accadde nel 1961-1962 quando, dopo due giornate, il papà di Andrea Agnelli cambiò allenatore. Sostituì Korostelev richiamando Carlo Parola e la squadra arrivò dodicesima. Quello era un periodo di transizione per i bianconeri. Ora non so se la Juventus arriverà a questo, ma le premesse non sono molto felici.
Alessandro Vocalelli
Il lavoro è duro. Prima di tutto il problema è il centrocampo e l’attacco. La mediana non costruisce, mentre il settore offensivo non è ben assortito. Chiaramente però bisogna ricostruire anche la solidità difensiva che, nel recente passato, ha sempre contraddistinto le stagioni juventine. Oggi invece vai in vantaggio a Udine e prendi due gol, vai in vantaggio a Napoli e ne prendi altri due, vai in vantaggio col Milan e prendi gol su calcio d’angolo in maniera quasi grottesca. L’anno scorso Pirlo è stato messo in croce da tutti. Col senno del poi forse il dilettante in panchina non era così dilettante ed era invece la squadra ad avere dei limiti.
Massimo Franchi
Mi allaccio a ciò che ha detto Vocalelli. Pirlo avrebbe tutte le ragioni per dirmene quattro. Perché anche io, nella scorsa stagione, l’ho bacchettato. Ma chi tra noi avrebbe mai pensato che la Juventus, pur perdendo il più grande attaccante che c’è in questo momento, non riuscisse a fare neanche una vittoria in quattro partite? In estate era passata in silenzio la ‘suonata’ presa dal Barcellona dei ragazzini. Nelle dichiarazioni post partita di ieri sera Allegri, per tre volte, ha detto di aver sbagliato. Questa cosa è incredibile per uno come lui.
Franco Melli
E’ clamoroso che Chiesa, dopo quell’Europeo che ha fatto da grande protagonista, abbia perso il posto da titolare. De Ligt aveva perso il posto in Nazionale, ma ricordiamoci che la Juventus lo prese nel momento in cui veniva considerato il più grande difensore del mondo. Ci sono delle incredibili contraddizioni in questa squadra che non riesce a tenere un risultato. Qualche miglioramento nel primo tempo bianconero lo avevo visto. Allegri andava famoso per la capacità di conservare un vantaggio. Adesso invece non sai mai quando la Juventus possa arrivare felicemente al traguardo.
Luigi Ferrajolo
Noi ci lasciamo condizionare dalla classifica che, indubbiamente, è inusuale. In fondo però che la Juventus pareggi 1-1 con il Milan ci può stare. Intanto nel primo tempo hanno giocato meglio i bianconeri, mentre nella ripresa hanno subito troppo gli avversari. Il risultato è giusto. Ieri la Juventus mi è sembrata molto più razionale e con la gente sistemata al posto giusto. Morata ha fatto una grande partita e Dybala, fino a quando ha avuto le gambe, ha creato e suggerito. Ha trovato un Milan molto quadrato che, sicuramente, è più avanti nel gioco e nelle prestazioni. Ho visto segni di ripresa e non di crisi ancora più profonda.