“Siamo un niente in un tutto che è fra di se collegato” così mi scrive una lettrice. Bisogna capire che cosa dicono Democrito e Leucippo sugli atomi, argomento di cui parlerà molti anni dopo Max Planck, alcuni paradossi della fisica quantistica. “Il tempo come lo conosciamo noi non esiste”: parlerò al mio seminario dei colloqui Krishnamurti, David Bohm, fisici, Premi Nobel della fisica, mistici e filosofi, magari indiani piuttosto che dell’estremo Oriente. Il fatto che possiamo sentirci folli a parlare di queste mi riconduce a parlare di Erasmo da Rotterdam e della sua visione dell’Elogio della Follia.
Io discuto di economia umanistica, di economia dell’anima, temi che tratterò il 3 di ottobre in un primo evento nazionale. Perché questo? Perché in realtà questi discorsi che alla maggior parte delle persone possono sembrare fumosi, inutili, filosofici e teorici sono quello che hanno consentito a me di risolvere problemi pratici, i problemi di ogni persona: come faccio a trovare clienti, come faccio ad arrivare alla fine del mese, come faccio a trovare un lavoro per me e per mio figlio. Se non si esce dal modo di ragionare puramente razionale del pensiero occidentale e non affrontate ciò che sono le grandi scoperte millenarie del mondo e se non entrate a discutere di coscienza non riuscirete a risolvere i problemi di moneta.
Malvezzi Quotidiani, con Valerio Malvezzi