Mourinho divide i tifosi ▷ Gli esperti: “Si può perdere, ma non a Verona e non in quel modo”

Roma e la grana dell’ambiente: Mourinho è categorico. La parola d’ordine è la seguente: equilibrio. Il contesto giallorosso, come accade spesso, aveva già avviato sogni di gloria alquanto prematuri. Tre vittorie nelle prime tre giornate di campionato stimolavano la tifoseria a velleità notevolmente ambiziose.

Niente di male, sia chiaro, ma il self control non deve mai mancare. Perché basta un leggero scivolone, normale di questi tempi, per gettare tutti nello sconforto più totale. Un gioco con cui ormai abbiamo imparato a convivere ma che, evidentemente, non va giù agli addetti ai lavori: basti pensare alle dichiarazioni rilasciate dall’ex mister dell’Inter durante la conferenza stampa alla vigilia di Roma-Udinese.

Questa la reazione del tecnico portoghese dopo la sconfitta di Verona

Qui è troppo facile entrare in questa dinamica della euforia se si vince e della depressione se si perde. Io non entro in questo. Voi mi avete visto celebrare come un pazzo una vittoria speciale, in un momento speciale, in un minuto speciale e in una partita speciale per me per tutto quello che significava. Sono stato euforico un minuto in due mesi. Mi avete sempre visto tranquillo ed equilibrato.

Allo stesso modo adesso non mi vedrete nella dinamica opposta perché abbiamo perso una partita. Magari io sono troppo onesto e non devo essere troppo onesto. Quindi dopo questa partita avrei dovuto dire che l’arbitro non doveva dare il giallo a Veretout, o che la colpa era della pioggia e del campo. Sono stato forse troppo onesto nel dire: ‘Abbiamo giocato male e abbiamo commesso errori’.

Siamo tristi ma siamo ancora equilibrati. Io so perfettamente perché sono venuto qui. Sono venuto qui per il mio livello di esperienza, maturità ed equilibrio per non lasciar andare la gente romanista in euforia per aver vinto tre partite e, ugualmente, per non lasciar andare questa gente in depressione perché abbiamo perso una partita. Abbiamo tanto da fare“.

I nostri esperti commentano le parole dello Special One

Alessandro Vocalelli

Io sono d’accordo in tutto con Mourinho. Chiaramente non mi riferisco ai dibattiti di Radio Radio. Ho visto che si è passati da una esaltazione eccessiva della Roma, che improvvisamente era diventata dopo tre partite candidata principale allo scudetto, alla depressione dopo la partita giocata male dai giocatori, e interpretata anche male dall’allenatore, a Verona. Credo che ci voglia equilibrio. Effettivamente mi sembra che ci sia un po’ di estremizzo da una parte e dall’altra.

melli

Franco Melli

Credo che i comportamenti di Mourinho siano uno scudo per quanto è strano, imprevedibile e carogna il gioco del calcio. Nessuno come lui ha potuto capire e sopportare questo. Quindi lui diffonde queste sue esperienze e dichiarazioni a beneficio anche di chi non l’ha capito, soprattutto tra i tifosi della Roma. Il calcio ti dà la mazzata nel momento in cui credi di essere invincibile e vincente contro tutto e tutti.

Luigi Ferrajolo

Non sono d’accordo con Franco Melli. Noi non portiamo l’anello al naso. Che in questa città ci sia un eccessivo di euforia o di depressione lo sappiamo benissimo. La domanda del cronista in conferenza era un’altra: ‘Hai capito perché hanno perso?’ E, soprattutto, è normale ed è giusto che la Roma sia considerata una squadra da scudetto? Nessuno di noi lo ha mai pensato. Lui fa bene a dire che non è da scudetto. Il fatto è che la Roma può perdere, ma non a Verona e soprattutto non in quel modo.

Stefano Carina

Dopo tanto tempo torno ad essere d’accordo con Luigi. Mourinho oggi è entrato in conferenza stampa e voleva dire quelle cose. Ha fatto finta di non capire la domanda di Repice, che invece era chiarissima. Poi nella domanda successiva di D’Ubaldo lui dice una cosa ancora più forte: ‘Puoi cambiare una squadra se tu arrivi e trovi una squadra. Ma se arrivi e non trovi una squadra ci vogliono tre anni’. Penso che sia stato un modo per distogliere l’attenzione, perché oggi parliamo di questo e non della sconfitta con il Verona. A livello mediatico abbiamo ritrovato il vecchio Mou.

Roberto Maida

Credo che nei panni di Mourinho avrei detto le stesse cose. Detto ciò ritengo che siano anche concetti abbastanza banali. Quello che mi chiedo è perché non si possa analizzare serenamente una brutta sconfitta e rispondere a domande specifiche. Non è normale che la Roma perda in quel modo a Verona venendo messa sotto sul piano del gioco, oltre che del risultato. A me quello ha colpito tantissimo. Poi mi domando: se si deve vivere sempre alla giornata, perché Mourinho è stato chiamato e sono stati investiti 70 milioni sul mercato?