Ufficiale: gli organi dell’Uefa hanno aperto un’inchiesta sul gesto di Cristiano Ronaldo in conclusione del match con l’Atletico nel quale, emulando l’ennesima movenza di Simeone all’andata, ha esultato verso gli spalti prima di rientrare negli spogliatoi. Gli huevos letali per i colchoneros e potenzialmente fatali a CR7: è arrivata la notizia tanto attesa dai media spagnoli (che raccontano di un rischio concreto per Ronaldo di saltare qualche partita); se ne discuterà il 21 marzo nella quale riunione si valuterà se il fuoriclasse della Juventus abbia violato l’articolo 11 del regolamento disciplinare.
Il caso ha un’altra interpretazione per Giancarlo Abete, ex Presidente della FIGC il quale ha anche ricoperto il ruolo di vicepresidente dell’Unione delle federazioni calcistiche europee. Ecco la sua intervista per RadioRadio.it.
L’Uefa ha aperto un’inchiesta sull’esultanza di Cristiano Ronaldo alla fine di Juventus – Atletico Madrid: possiamo considerarla una scelta consona, vista anche la precedente esultanza di Simeone all’andata?
Credo che chi di competenza possa aprire un’inchiesta di approfondimento. Bisogna fare attenzione perché il fatto che si sia aperta un’inchiesta non vuol dire che poi si vadano già a determinare altre situazioni di sanzioni significative. Il fatto che l’inchiesta sia stata aperta ci sta, poi il problema è verificare quali sono le risultanze e le decisioni che vengono prese.
Per lei ci sono differenze con l’ennesimo gesto del Cholo?
Mah, io penso che quello di Ronaldo sia un gesto meno pregnante e meno scatenante rispetto a quello di Simeone. Bisogna tener conto dunque che per il secondo si è parlato puramente di una sanzione pecuniaria.