Ragioniamo per assurdo: diciamo pure che non esiste alcuna correlazione tra le morti a cui stiamo assistendo in questi ultimi periodi come quelle di giovani stroncati da infarti, da miocardite, da malori improvvisi. Tra poco avremo i dati del 2021 e davanti a questo innegabile aumento di morti improvvise la scienza deve dare una spiegazione. Non può uscirsene semplicemente dicendo “non c’è correlazione” anche quando questi malori fatali sono registrati tra persone giovani e vaccinate. Una spiegazione alternativa la deve dare.
Che cos’è l’inquinamento, il clima, il caldo? Che spiegazioni dà la scienza di fronte a questo numero crescente di morti brusche anche tra i più giovani?
Mi sta bene non creare allarmismo. Sì, sono d’accordo che non bisogna per forza puntare il dito contro il vaccino: soprattutto non ritengo giusto farlo nei confronti di chi ha ceduto alla vaccinazione perché spaventato dal martellamento dei media sulle possibili conseguenze del virus. Chi ha fatto qualcosa per paura delle conseguenze non deve essere spaventato. Però se ci costringono a fare le cose “in nome della scienza”, la scienza deve dare una risposta quando viene registrato un fenomeno che non può essere considerato nella norma.
Questa risposta non la devono pretendere i no-vax per giustificare la loro scelta. Da questa risposta non devono fuggire i pro-vax per paura di aver commesso un errore di valutazione.
Questa risposta la dobbiamo pretendere tutti assumendoci le responsabilità delle nostre scelte, così come la scienza deve assumersi le responsabilità di questi dati e delle motivazioni per cui si registrano certi incrementi di decessi come mai era successo finora.
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