Parola ai ragazzi: “Se fossi il Sindaco di Roma farei…”

Giovanni

  • Io sindaco…mi sembra molto difficile già immaginarlo. Mi sono chiesto: il sindaco decide tutto? No, perché altrimenti sarebbe un dittatore. Ho sentito parlare di giunta comunale, municipi, assessori. Per me è complicato capire i ruoli. Immagino che se fossi sindaco andrei a visitare i quartieri della città cercando di capire i problemi.
    Vorrei Roma più pulita, i marciapiedi agibili per i bambini che molto spesso invece giocano a campana per evitare escrementi di cani. Anche gli anziani trovano continuamente ostacoli da superare. Vorrei anche risolvere il problema della sicurezza: un uomo libero non può vivere nella paura. –

Elisa

  • Mi accerterei di persona che tutti facciano la raccolta differenziata, facendo sì che funzioni meglio. Ci vogliono “piccole” regole che possono fare la differenza in una città. Spero che chi verrà eletto la pensi come me e realizzi queste idee. –

Andrea

  • Aumenterei i tombini e invece di chiuderli li lascerei tutti aperti, così quando piove molto non si allaga tutto. Sempre per la sicurezza delle persone, aumenterei i lampioni nelle strade, così di notte si vede meglio e si è più sicuri. –

Mattia

  • Nel quartiere dove abito, vicino alla mia scuola, vedo tutti i giorni molta spazzatura e la vedo anche quando esco dal quartiere. Le strade sono quasi tutte rovinate e qualche palazzo sembra sgretolato. Se dovessi fare il sindaco sarei un po’ severo ma corretto, perché vorrei tenere al sicuro i miei cittadini. –

Antonio

  • Se fossi il Sindaco di Roma innanzitutto farei tante attività per ridare a questa bellissima città lo splendore che aveva negli anni passati. Tutte le strade sono invase dalla spazzatura e dalla sporcizia, i bidoni sono sempre pieni e i rifiuti vengono gettati a terra. Sicuramente è anche colpa dei cittadini che non rispettano le regole, ma se in una città pulita non ti viene voglia di buttare carte a terra, dove trovi l’abbandono ti adegui. (…)
    Spesso con la mia famiglia andiamo a Villa Pamphili o in qualche altro parco e mi accorgo che a volte l’erba è più alta di me. Mi ricordo che una volta, con mio fratello, dopo un tiro fortissimo, non riuscivamo più a trovare la palla. –

Arianna

  • Secondo me Roma i turisti se la ricordano per la spazzatura, oltre che per i monumenti. (…) la prima cosa è valorizzare i parchi, costruendo nuovi giochi, pulendo due volte a settimana e piantando un albero per ogni giorno lavorativo; ovviamente poi andranno curati nel tempo. Penserei a creare palestre e campi da calcio, basket, tennis gratuiti, in modo che chi non ha la possibilità di pagare possa usufruirne. –

Ludovica

  • Mi piacerebbe migliorare le strade che spesso a Roma hanno tante buche che diventano pericolose per chi, come il mio papà, guida lo scooter. Un’altra cosa che mi piacerebbe fare sarebbero dei rifugi coperti per i gatti randagi, con delle cucce e del cibo. –

Gabriele

  • Aumenterei lo stipendio a quei poveretti che devono ripulire le strade, perché lo fanno per due spicci; per quelli che non hanno una casa creerei invece più centri accoglienza, così che possano tutti avere un tetto sulla testa. –

Patrizio

  • Se io fossi il sindaco farei multare tutte le persone che buttano la spazzatura fuori dai cassonetti perché, essendo stato in altre città, ho notato che tutte rispetto a Roma erano più pulite. –

Sergio

  • Io abito in un quartiere popolare dove ci sono tantissime difficoltà: tetti rovinati e abitazioni che si allagano quando piove; persone senza lavoro che si ritrovano per strada; i secchioni vuoti con la spazzatura per terra. –

Chiara

  • Secondo me essere sindaco di Roma non è semplice, anche perché ci sono cittadini che non rispettano le leggi. Io farei strade più sicure per i pedoni, facendo risaltare le striscia pedonali con colori accesi. Vorrei mettere più controlli su macchine e motorini parcheggiati nei luoghi non adatti. Mi piacerebbe che in alcuni punti della città ci fossero delle colonnine con distributore d’acqua naturale e frizzante, prese per ricaricare i telefoni e guide per i turisti. –

Sara

  • Renderei utili i luoghi e i palazzi abbandonati, restaurandoli e creando ospedali, centri anziani o case per chi ne ha bisogno. Non mi piace che quei posti rimangano inutilizzati. Metterei più marciapiedi, così sarei più sicura e non avrei paura che qualcuno mi investa. Il lavoro del sindaco richiede molta responsabilità; ci vuole la persona giusta e per ora secondo me nessun sindaco di Roma l’ha amministrata come si deve, quindi sto aspettando il sindaco giusto. –

Alice

  • Costruirei più biblioteche gratuite in modo che anche chi non può permettersi di comprare i libri possa prenderli in prestito, oppure possa anche leggerli lì e dove gli studenti possano andare a studiare in un ambiente tranquillo. Infine vorrei più musei, mostre d’arte, teatri e spazi dove poter fare musica in strada. –

Nives

  • Farei più attività gratuite per far incontrare bambini e anziani, dando a entrambi la possibilità di essere amati; il giovane sarebbe un aiuto sia pratico che emotivo, l’anziano aiuterebbe con la sua saggezza. I bambini portano gioia e semplicità, gli anziani amore e conoscenza. –

Leonardo

  • Sotto casa mia non ci sono ancora i cassonetti per la differenziata. Se fossi il sindaco farei mettere i sacchetti per la spazzatura sotto il condominio, con il nome di chi la butta e se sbagliassero gli farei una multa, sperando che così le persone capiscano. –

Karim

  • Abbatterei molti edifici abbandonati per creare nuove aree verdi per far giocare i bambini, far crescere nuove piante, far nascere e vivere animali. –

Tomasz

  • Metterei multe più salate per le persone che buttano i mozziconi per terra e farei diventare illegali le macchine che inquinano tanto e metterei in circolazione auto elettriche, perché questo fa male a noi ma pure alla terra. Ma non è tutto qui, farei risplendere posti famosi, per esempio su un tratto del Tevere c’è tutta erbaccia selvaggia che domina. –

Alessandro

  • Sono un appassionato di calcio fin da quando avevo quattro anni e ho sempre trovato ingiusta una cosa: perché due squadre della stessa città hanno lo stadio condiviso? Se fossi sindaco, farei in modo che ogni squadra avesse il proprio stadio. –

Enrica

  • Io combatterei la povertà, come prima cosa: vorrei fare in modo che ogni bambino possa andare a scuola, anche quelli che non ne hanno la possibilità. Vorrei fare anche in modo che ci siano più mense per i poveri. –

Sara

  • C’era una volta la città più bella del mondo!
    (…) Qualsiasi progetto, per essere realizzato ha bisogno di soldi: Roma, con il suo patrimonio artistico, culturale e monumentale, sviluppando il settore turistico potrebbe di certo far entrare molti soldi nelle sue casse che potrebbero essere utilizzati per affrontare le emergenze. Roma è così grande che se ai Parioli piove, a Ostia c’è chi va al mare e, per affrontare i problemi di ogni zona nel migliore dei modi, creerei delle micro – città. –

Arianna

  • Se fossi il Sindaco di Roma, innanzitutto mi preoccuperei dell’ambiente, promuovendo l’uso esclusivo di energia pulita. Cercherei inoltre di risolvere il problema della spazzatura aggiungendo più cassonetti un po’ da tutte le parti così da diminuire i rifiuti per terra. Poi aumenterei il numero dei dipendenti AMA, mio padre dice sempre che non ci sono più gli spazzini di quartiere! –

Narin

  • Farei mettere gratis tutte le medicine e le cure mediche per quelli che non hanno soldi per comprarle. –

Camilla

  • Bisogna limitare la libera e incontrollata crescita di radici dei grandi alberi che, creando dossi per le strade, causano molti incidenti soprattutto per i motociclisti. –

Aurora

  • Una volta a settimana creerei una giornata in cui non si possono utilizzare macchine e motorini. –

Giulia

  • La cosa che non capiscono è perché hanno costruito in certi punti le piste ciclabili. Le mettono nelle strade più trafficate in cui poi si crea ancora più traffico. A tal proposito, proprio oggi ho scoperto che non sono la sola a pensarla così. Infatti mentre le nostre macchine si trovavano in una fila interminabile, ho sentito due operai in macchina, con un linguaggio molto colorito e romanaccio, lamentarsi di una ciclabile che è stata costruita nei pressi del “Gemelli”.

2L e 2N, scuola media “Sisto IV”

Paolo Marcacci