“Michetti è stato chiamato per risollevare una Roma allo stallo amministrativo, al degrado crescente, allo sbando. Noi che abbiamo la fortuna di averlo in radio da sei anni ne conosciamo il valore”
Gli insulti, la denigrazione quotidiana, la mancanza di rispetto alla quale è sottoposto Enrico Michetti è inciviltà. Enrico è innanzitutto una persona perbene. Non è un buffone della politica, un burocrate di partito, un finto buono. Enrico è semplicemente una persona seria.
Michetti è stato chiamato per risollevare una Roma allo stallo amministrativo, al degrado crescente, allo sbando. Noi che abbiamo la fortuna di averlo in radio da sei anni ne conosciamo il valore, la competenza, la preparazione, l’umanità.
Peccato che i mezzi di comunicazione di massa, sempre più nelle mani della finanza, lo abbiano dipinto come una macchietta a volte e denigrato altre, gli hanno attribuito pensieri non suoi e raccontato cose false. Peccato davvero.
La politica si serve dei giornalisti e loro si servono dei politici. È un patto di reciproca convenienza che però crea danni spesso irreparabili. Mancano pochi giorni al voto di Roma e io faccio un appello a chi crede che sia arrivato il momento che nella Capitale d’Italia si torni alla normalità. Perché tornare ad avere una Carta d’Identità in tempo reale, una risposta scritta nei termini di legge ad una richiesta, l’immondizia ritirata, i parchi mantenuti, le strade pulite e senza voragini, le vie illuminate, i cimiteri degni, le periferie sane, una città sicura, sembra un sogno irrealizzabile ma è semplicemente la base di una città che può definirsi civile.
Michetti non è Dio ma è un uomo concreto e libero, se i romani lo sceglieranno ne saranno orgogliosi. Anzi, ‘orgojosi’.
Ilario Di Giovambattista