Mi scrive un lettore: “Ci vuole coraggio, umiltà e forza di volontà per cambiare perché in genere la via è tortuosa e apparentemente irrazionale. L’essenziale ha sempre un volto modesto e mai sfarzoso. Ci vuole una bella dose di sana follia e non avrai mai più tempo di avere noia” Roberto Pennisi, Acireale.
Ringrazio il signor Roberto per il messaggio. In Italia ci sono tante persone che mi dicono dobbiamo fare la Rivoluzione, dobbiamo scendere in piazza, dobbiamo protestare e poi sono i primi ad non avere il coraggio di chiamarsi con nome e cognome ma si chiamano con uno pseudonimo. Come pensate di fare la rivoluzione se non avete neanche il coraggio di scrivere con il vostro nome di battesimo. Molte persone sono brave a dare consigli, a scrivere, tutti bravi ad andare sui social per commentare, ma poi pochi sono quelli che capiscono che in materia economica, l’unica di cui tratto, per ottenere dei risultati ci vuole lavoro e prima ancora ci vuole coraggio, la forza di volontà di cambiare.
La via apparentemente è irrazionale, ci vuole una dose di sana follia, come la mia per fare un evento di economia umanistica il 3 ottobre perché è molto più facile percorrere strade già battute. Un conto è pensare che i politici, i partiti ci salvino e cambino l’Italia dandoci da mangiare domani, un altro conto è capire che solo tu da solo ti puoi salvare ma per farlo devi fare un lavoro su di te, la strada scritta sul tempio di Delfi, “conosci te stesso”. Per raggiungere l’essenziale, può essere arrivare alla fine del mese, pagare le bollette o trovare un lavoro per il figlio, è molto facile andare sui social a scrivere bisognerebbe fare così, più difficile avere il coraggio, l’umiltà e la forza di cambiare.
Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi