Tra i tanti rincari con cui gli italiani si trovano a fare i conti, anche quello del metano, che ha subito un vero e proprio raddoppio, arrivando a sfiorare i due euro al litro. Una crescita esponenziale quella subita dal gas naturale, che va a pesare non solamente sul riscaldamento domestico ma anche sugli automezzi: sono infatti più di un milione le auto a metano in Italia.
A parlare della situazione e dei suoi possibili sviluppi, ai microfoni di ‘Lavori in Corso’, sono stati il presidente di Federmetano Dante Natali e il Responsabile economie e finanze del Partito Democratico, Antonio Misiani.
Le parole di Dante Natali
“Alcuni prezzi sono arrivati ad un livello altissimo. La situazione del nostro settore è molto pesante e si è concretizzata a partire dal 1 ottobre, data dell’inizio dell’anno termico. Molti nostri operatori hanno sottoscritto contratti con i nuovi prezzi di mercato del gas naturale che si sono innalzati a livelli mai raggiunti. Stiamo facendo il massimo per sensibilizzare anche il Governo ma al momento siamo rimasti inascoltati.
Abbiamo proposto due misure: vogliamo ridurre l’Iva dal 22 al 5% e l’altro che preveda di annullare alcuni oneri di sistema per poter affrontare le difficoltà del nostro settore.
Sono tanti anche gli autobus che vanno a metano: è un settore che si è ampliato e diversificato.
Molti distributori hanno chiuso. Siamo molto vicini agli utenti e alle attività. Vogliamo essere di supporto ai nostri associati e agli utenti: c’è da considerare che questa è una situazione eccezionale. La percezione del rischio c’è, questo deve far comprendere le scelte che abbiamo fatto negli ultimi anni. Il fatto di avere una regia europea per l’acquisto di gas può essere sicuramente utile. Comunque sia il messaggio che voglio dare agli utenti è positivo: questa situazione è destinata a rientrare entro i normali prezzi a cui siamo abituati ed è legata ad una tensione di grande entità che si è verificata a livello mondiale anche a causa di un’errata valutazione di gas all’uscita dall’emergenza Covid. Ci sono fornitori di gas che si sono trovati impreparati. Essendo il carburante più ecologico, il metano è stato scelto anche da utenti che hanno stipendi limitati.
Qualche cosa può fare e noi ci aspettiamo che lo faccia. Abbiamo fatto proposte ben precise, il 19 saremo in Senato e abbiamo proposte che stiamo portando avanti. L’impatto è fortissimo, la materia prima è aumentata di sei volte ma riteniamo che i provvedimenti possano avere un buon impatto a livello di mercato”.
Le parole di Antonio Misiani
“Crediamo che sia necessario intervenire per ridurre il più possibile un impatto che rischia di essere pesantissimo nel 2022. Il Governo ha cercato di mitigare l’impatto degli aumenti di luce e gas con degli interventi che però sono transitori. Il timore, con molti elementi di fondatezza, è che l’aumento dei prezzi non si esaurisca nel brevissimo tempo e dunque è importante intervenire anche nel 2022. Credo sia necessario intervenire anche sul bonus luce e gas. Qui stiamo parlando di milioni di famiglie che pagano parecchio, così come di costi per le imprese. La percentuale di famiglie che non arrivano a fine mese per il costo della bolletta è superiore alla media europea. Non ho la sfera di cristallo ma ritengo che dobbiamo predisporre gli strumenti in grado di fronteggiare una tensione sui prezzi che potrebbe durare di più”.