Lazio-Inter: la partita di Simone Inzaghi. Si avvicina il ritorno del mister piacentino all’ombra del Colosseo. Dopo 22 anni l’ex allenatore biancoceleste, nato e cresciuto tecnicamente sui campi di Formello, è pronto a riabbracciare il suo amato popolo.
“Riconfermiamo – dice a Radio Radio Lo Sport il nostro Direttore Ilario Di Giovambattista – che Simone Inzaghi andrà sotto la curva nord della Lazio per salutare quella che è stata la sua tifoseria per oltre 20 anni“. Il mondo biancoceleste è totalmente d’accordo con questo gesto?
Molti ultras, pur riconoscendo meriti e risultati conseguiti nel corso della sua gestione, non hanno digerito le modalità con cui Simone ha salutato la compagnia.
E dalle parti nerazzurre cosa dicono?
L’impatto di Inzaghi al timone dell’Inter, fino ad ora, ha soddisfatto tutti.
“Credo che i sostenitori interisti – sostiene Maurizio Pizzoferrato – siano consci di cosa succederà sabato all’Olimpico. La tifoseria laziale, nei momenti immediatamente successivi all’approdo di Inzaghi all’Inter, scrisse un comunicato in cui si schierava con il mister dando colpa ad altri per questo addio. Altri tifosi biancocelesti la pensano diversamente, ma la tifoseria organizzata aveva già annunciato che Inzaghi verrà soltanto applaudito e verrà fatto uno striscione dedicato a lui. Non dimentichiamo la lettera scritta dallo stesso allenatore direttamente ai tifosi della Lazio. Da quel punto di vista non credo ci sia nessuna sorpresa e credo che nessun interista si possa infastidire più di tanto“.
“Concordo con quanto detto da Pizzoferrato. Nella tifoseria interista – dichiara Stefano Scacchi di Tuttosport – non dovrebbe creare particolari problemi una manifestazione d’affetto da parte dell’ex pubblico di Simone Inzaghi. Magari, da quello che sto leggendo, potrebbe esserci qualche distinguo dai laziali. Potrebbe essere che qualche sostenitore biancoceleste non ha digerito la decisione del mister di non rinnovare per accettare la proposta interista. L’impatto di Inzaghi a Milano è stato assolutamente positivo e, tutto sommato, l’ambiente nerazzurro aveva bisogno di una guida pragmatica dopo gli anni di Conte che ha portato lo scudetto ma che aveva un passato più ingombrante del successore. Inzaghi ha riportato più equilibrio nello spogliatoio“.