“Condanno ogni violenza”: il manifesto che mette a nudo la ferocia in salsa pandemica

Prendendo spunto da un post che girava sul web e che ho già letto qui in Radio, ne ho riadattato il testo creando un volantino che invito tutti a distribuire ma soprattutto a leggere pubblicamente prima di qualsiasi manifestazione.

Il titolo del volantino è ‘Condanno la violenza nella maniera più assoluta’. Condanno la violenza di sapere che circa 60 milioni di italiani stanno subendo le azioni di un Presidente del Consiglio calato dall’alto, senza legittimazione popolare ma proveniente dalle più spietate lobby della finanza speculativa, delle quali Draghi ha portato avanti gli esclusivi interessi fin dal 1992, con l’inizio della sua carriera da lobbista a bordo del Britannia.

Condanno la violenza e la meschinità di chi ha commissariato le istituzioni democratiche con cabine di regia tecnocratiche, i cui membri sono in pieno conflitto di interessi ma chiamati ugualmente a decidere su tutto in nome e per conto di cittadini che non rappresentano.

Condanno la violenza di chi gestisce il potere con arroganza, schiacciando sistematicamente il Parlamento e bypassando ogni procedura democratica.

Condanno la violenza di chi si avvale della shock economy, strumentalizzando lo stato di shock e di paura dei cittadini per obbligarli ad accettare misure che altrimenti non accetterebbero mai, perché palesemente contrarie ai loro interessi. Condanno la violenza di chi obbliga milioni di italiani a un trattamento sanitario sperimentale che, di fatto, ha dimostrato non essere funzionale alla sacrosanta lotta alla diffusione del coronavirus.

Condanno la violenza di chi ci obbliga a mostrare una tessera per esercitare il diritto al lavoro sancito come primo punto dalla nostra Costituzione con delle misure che non hanno nessun fondamento scientifico e che quasi nessun altro paese al mondo ha ritenuto opportuno introdurre, dato che possedere quel Pass non è sinonimo di acquisita immunità o di impossibilità di contagiare gli altri, quindi non utile a bloccare quella che definiscono pandemia.

Condanno la violenza di chi vorrebbe una nuova Apartheid a danno delle persone impaurite da un farmaco di cui non si conosco ancora gli effetti a lungo termine. Condanno la violenza verbale perpetrata nei canali televisivi contro gli ospiti non allineati alla narrativa imposta.

Condanno la violenza dei colossi del web che rimuovono i video di chi non si piega al pensiero unico dominante, che bloccano pagine, canali e profili social e non perché siano offensivi nei confronti di qualcuno o incitano a commettere qualche tipo di crimine ma semplicemente perché propongono un contraddittorio al pensiero unico dominante.

Condanno la violenza degli infiltrati nelle manifestazioni pacifiche, condanno la violenza che alcuni spietati rappresentanti delle forze dell’ordine hanno perpetrato nei confronti di manifestanti inermi. Gettando così fango sulla propria nobilissima professione e sui loro colleghi.

Condanno la violenza psicologica di chi sta privando i ragazzini di una vita sociale, costringendo anche i più piccoli a indossare una mascherina per ore e ore tra i banchi di scuola. Condanno la violenza di chi sta impedendo a migliaia di studenti di entrare nelle aule universitarie, condanno la violenza del terrorismo mediatico.

Quante violenze subiamo ogni giorno che non vengono condannate a gran voce, quante ne abbiamo subite. Condanno la violenza di chi ora fa appello alla transizione ecologica per la necessità di salvare il pianeta dall’inquinamento senza però mettere in discussione l’attuale perversa deviazione del capitalismo e del consumismo di cui è gravido, continuando a stendere tappeti di seta ai rappresentanti dei paesi più inquinanti del pianeta.

Condanno la violenza di chi in questi anni ha azzerato lo stato sociale, chiudendo gli ospedali, privatizzando la scuola, chiudendo le pensioni e i servizi essenziali, tutto in nome del rigore dei conti con politiche pro-cicliche che hanno annientato interi paesi.

Condanno la violenza di chi precarizza un’intera generazione di lavoratori, liberalizzando i licenziamenti e togliendo ogni tutela.

E poi sì, certamente, condanno la violenza di poche decine di teppisti che con i loro vergognosi assalti, mentre si svolgono importanti manifestazioni, permettono agli artefici delle violenze di cui sopra di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai loro continui attacchi al popolo e alla democrazia e di poter dire ipocritamente che anche loro condannano ogni forma di violenza, quella stessa violenza che alimentano e di cui si nutrono.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo