Si parla da stamattina all’alba dell’arresto di Marcello De Vito, Presidente dell’assemblea capitolina, finito in manette per tangenti sullo stadio della Roma.
Ad intervenire sulla questione, commentando in seguito anche la decisione di Luigi Di Maio di assumersi la responsabilità dell’espulsione di De Vito dal Movimento 5 Stelle, Marco Guidi e Mario Tozzi, entrambi ospiti a “Un giorno speciale”.
“Consiglio a Di Maio la lettura del Vangelo, nel punto in cui dice non accusare la pagliuzza nell’occhio di tuo fratello, perché nel tuo c’è una trave” ha esordito il giornalista, mentre per il conduttore di “Sapiens”, contrario dall’inizio sulla realizzazione dello stadio della Roma nell’area di Tor di Valle, ha detto che “quando si parla del M5S si parla di un movimento che ha un programma ambientale, dal mio punto di vista di esperto scientifico, eccellente, declinato sulle questioni ambientali, contro le costruzioni inutili e il consumo di suolo. Se c’è una cosa che non devi fare è mettere lo stadio in quel posto lì, ma sono convinto che la Roma debba avere un suo stadio, ma uno stadio però, non una città appresso con i centri commerciali! Facciamolo in una zona degradata che recuperiamo, ma non mettiamo appresso tutti quei metri cubi“.
Tornando all’arresto di De Vito, Tozzi ha osservato che “è bene non pronunciarsi su questo. Purtroppo, vedo un progressivo spegnimento del M5S: oggi la loro presenza in amministrazione è più ramificata e, però, non riescono a trarne un’amministrazione efficiente, in generale. In più, avendo stigmatizzato ogni minimo comportamento, avrebbero dovuto essere immacolati e, invece… Naturalmente gli uomini sbagliano e le cose possono andare così, solo che poi ti prendi dopo il doppio degli strati che ti saresti preso normalmente“.
“Non so se è la fine del M5S, ma penso che l’omologazione, in questo senso, è deleteria, perché proprio su quella diversità hanno fondato il loro successo elettorale. Se poi questa diversità non la puoi sostenere, perché è molto difficile se non impossibile da sostenere, perdi agli occhi degli altri la tua ragion d’essere. Non so se è la fine, ma sicuramente cambierà qualche cosa, quella diversità aveva un senso anche simbolico, adesso è molto difficile riempirlo di nuovo” ha specificato poi Tozzi, interpellato da Stefano Molinari sull’attuale situazione del Movimento 5 Stelle.
Soffermandosi poi, dopo il parere dato da Tozzi, sui progetti in cantiere delle grandi opere pubbliche, Marco Guidi ha concordato in parte con il geologo, aggiungendo che “noi abbiamo preferito per anni il trasporto su gomma a quello su ferro. A Firenze è importantissimo perché, Santa Maria Novella è una stazione di testa, dove tutti i treni devono passare per proseguire la tratta. Con il sottopassaggio, con i treni che non fermano a Firenze, non faranno l’ingresso a Santa Maria Novella con il cambio di locomotore, ma andranno dritti, e questo per collegare il Nord al Sud è importante. I treni che fermeranno a Santa Maria Novella si fermeranno in una stazione ferroviaria sotterranea, come a Bologna, sperando che non ci piova dentro. Mentre alcuni lavori saranno condannabili, altri saranno importantissimi e devono essere assolutamente fatti“.
Chiudendo, poi, il discorso sulle percentuali di realizzazione dello stadio della Roma a Tor di Valle, Marco Guidi e Mario Tozzi hanno pronosticato un “60%. Il partito del cemento andrà avanti” per il primo, e un “10%” per il secondo.