L’emergenza epidemiologica che ormai tormenta qurella parte di mondo sotto le insegne del capitalismo da due anni potrebbe ragionevolmente intesa anche come una storia infinita, per riprendere il titolo di una nota pellicola e di un noto libro che ebbe successo alcuni lustri or sono.
Si tratta a tutti gli effetti di un’emergenza infinita che ha assunto fin da subito il sembiante di una pandemia globale a forma di rocchetto o yo-yo. Era la primavera del 2020 quando io tematizzai questa teoria. Con tale formula alludevo al fatto che l’emergenza in atto, lungi dall’esaurirsi in poco tempo, si sarebbe cronicizzata alternandosi la fase 1 con la fase 2, cristallizzandosi in una nuova normalità incardinata sul succedersi senza posa con il moto del rocchetto di fase 1 e fase 2.
L’umanità avrebbe sperimentato mesi di chiusure complete o lockdown poi temporanei allentamenti delle misure emergenziali. Da quel momento in poi la società si sarebbe riconfigurata come società del controllo bio-politico del controllo totale e totalitario, come società del distanziamento sociale e della tecnologia digitale, naturalmente come società anche dei confinamenti domiciliari coatti. A due anni dal cominciamento dell’emergenza possiamo dire non soltanto che quella infausta profezia del rocchetto era veritiera ma che la pandemia continua è ben lungi dall’essere esaurita.
Leggo su Fanpage.it che la Germania è entrata nella quarta ondata e gli esperti rivelano che la situazione peggiorerà. Leggiamo che la Germania è da giorni alle prese con un preoccupante aumento dei contagi da Covid-19. L’incidenza, scrive Fanpage, dell’infezione si è attestata per la prima volta dallo scorso maggio oltre i 90 casi ogni 100 mila abitanti.
Non siamo certo alla fine dell’emergenza, al contrario l’emergenza è la nuova normalità proprio come nuova normalità sono le misure di emergenza. In secondo luogo si potrebbero svolgere considerazioni intorno alle benedizioni di massa con il siero sempre laudando in saecula saeculorum. È stato detto che il siero benedetto garantisce la salvezza, ma abbiamo già da tempo appurato che anche i benedetti dal siero si ammalano, si contagiano, contagiano e talvolta anche muoiono. Sicché forse potremmo anche dire che se finora i contagi sono stati più contenuti ciò è dipeso da un clima particolarmente mite, da un ottobre sereno e non rigido. Chissà ora che arriverà l’inverno che cosa accadrà in concreto. La vicenda della Germania lascia presagire il ritorno alle fasi più acute dell’emergenza e forse anche al confinamento domiciliare coatto quasi come se il rocchetto della pandemia virale avesse ripreso il suo moto verso la fase 1.
RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro