Sarri e Luis Alberto ai ferri corti ▷ Cosa sta succedendo tra il tecnico e lo spagnolo

Lazio: Luis Alberto è un caso. Inutile negarlo, il talento spagnolo è fermo in un limbo che rischia di mutare in totale anonimato. La presenza contemporanea, nel cuore del centrocampo, dell’ex pupillo di Simone Inzaghi e di Milinkovic-Savic sembra non poter coesistere all’interno di una medesima partita.

Il momento biancoceleste è a dir poco delicato. Immobile e compagni si scatenano con le grandi del campionato, Roma e Inter in primis, per poi incredibilmente sciogliersi al cospetto delle cosiddette ‘piccole’. Le cadute rovinose contro Bologna e Verona, rispettivamente per 3-0 e 4-1, hanno acceso la spia nel motore laziale.

Un progetto che ancora non decolla, quello dell’architetto Maurizio Sarri. “Noi abbiamo giocato 12 partite e Luis Alberto – sottolinea il tecnico toscano in conferenza stampa – ne ha fatte 8 da titolare e in 4 ha giocato per 40 minuti. Quindi faccio fatica a vederlo come uno che non sta giocando. Chiaramente poi ci sono dei momenti della stagione in cui le necessità del singolo non corrispondono alle necessità della squadra e si guarda sempre al collettivo. Però lui è un giocatore importante per noi, si spera di risolvere tutti i nostri problemi e di poterci permettere anche Luis Alberto“.

I commenti degli esperti sul caso Luis Alberto

Furio Focolari

Sarri non parla bene di Luis Alberto. Adesso vi stupirò: io sono con Sarri. L’allenatore ha il diritto di fare le sue scelte. D’altronde poi se a un certo punto della stagione c’è qualcuno che paga non è certo il calciatore. Sto con Sarri anche se non lo condivido. Però lui non mi deve dire che Luis Alberto ha giocato 8 volte titolare. Normalmente lo spagnolo su 12 partite gioca 12 partite tutte dall’inizio, tranne quando è infortunato. Quindi in questo caso mente sapendo di mentire. Il problema Luis Alberto esiste. Detto questo, sono d’accordo anche con Lotito che è dalla parte dell’allenatore.

melli

Franco Melli

Sarri per me fino ad ora è una grande delusione. Perché credo che una delle qualità che fanno il bravo allenatore sia proprio quella di modulare la squadra in base alle caratteristiche dei giocatori in organico. Questo fatto invece di non voler dar retta a delle cifre tecniche molto evidenti rende Sarri ostinato. Tale comportamento credo stia procurando un danno generale perché non vedo un furore agonistico collettivo.

Alessandro Vocalelli

Penso che la Lazio sia una squadra che ancora non ha un’identità. Perché è alla ricerca di se stessa. Il problema è proprio di anima della squadra. Sarri, che è un grande allenatore, dovrebbe essere una scelta. Sarri, invece, per la Lazio è stata una opportunità. La Lazio non pensava al tecnico toscano fino a quella notte di giugno, cioè quando Simone Inzaghi è andato via. Contrariamente si parlava di Gattuso ed altri. Nel momento in cui prendo un tecnico del genere, allora devi assecondarlo con un certo tipo di materiale umano. Sacrificare oggi certi giocatori, per scelta, francamente è ingiustificabile.

Paolo Cericola

La Lazio sta andando avanti in un percorso totalmente nuovo, con giocatori che sicuramente sono importanti, ma davanti a un progetto tecnico che fin da subito palesava certe problematiche. Noi ci aspettiamo da Sarri immediatamente la quadratura del cerchio e determinati risultati. Oggi la Lazio, anche se ottava, è a due punti dalla Roma quarta in classifica. Questo percorso nuovo mette in discussione alcuni calciatori e, su tutti, uno come Luis Alberto. In tutto questo la cosa che stona è proprio lo spagnolo in panchina.