La più grande paura dell’élite finanziaria: come le classi dominanti vogliono controllare le masse

Larga parte della comunicazione in materia economica usa meccanismi che si basano su principi ispiratori del controllo della folla. Il terrore della folla da parte della élite finanziaria dominante diventa così pregnante da ritenere che la folla stessa assuma caratteri del tutto nuovi rispetto agli individui che la compongono. In altri termini la folla assumerebbe caratteri e pensieri collettivi che qualora guidati consentono di manovrarla come uno sciame di api oppure un branco di pesci.

Oggi stiamo affrontando un tema importante. Secondo le teorie che si sviluppano a partire alla fine del XIX sec. in quello che era l’impero inglese, ora sostituito dall’impero USA, ma sempre con il dominio dalla stessa classe che è quella finanziaria e non certo quella politica, la paura della folla è fondamentale, perché si dice in alcuni testi che sono scritti in quel periodo che fondamentalmente la gente è manovrabile appunto come uno sciame di api, un branco di pesci.

Io cerco di fare esattamente l’opposto. Nel gruppo Telegram dell’economia umanistica io dico, citando ad esempio il filosofo Sartre, “l’uomo è condannato ad essere libero“. Io dico delle cose per lavorare sul sé, sul singolo uomo, per capire l’economia umanistica dentro di noi, non per farcela raccontare da intermediari che ci dicono che visto il debito pubblico è alto devo tagliare la pensione o togliere lavoro ai giovani.

Quello che noi facciamo in questo gruppo di persone è cercare di capire l’economia umanistica, non si parla di vaccini, politica o green pass. Si parla solo ed esclusivamente su come agire all’interno della singola persona per non essere più uno sciame di api o un branco di pesci, ma una persona libera di pensare. Ecco il vero lavoro che si fa su di sé e che si fa sul gruppo Telegram dell’economia umanistica. Lo scopo fondamentale è quello di capire come fare ad avere un pensiero autonomo, tornare a pensare in modo critico e libero.

Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi