Il messaggio che demolisce le nostre convinzioni: il paradosso sorprendente dell’ignoranza

Oggi voglio commentare una cosa che ha scritto una signora sul gruppo Telegram dell’economia umanistica Valerio Malvezzi economia umanistica’ perché è una porta aperta che io uso con gli ascoltatori e ve la voglio leggere: “Buongiorno, sono entrata ora per puro sentito dire e poi mi sono interessata a qualcosa che cerco da tempo… Molto tempo. Dall’alto dei miei 86 anni, buon ascolto a tutti. M.B”.

Io ho contattato questa signora chiedendole per quale motivo pensasse che io le potessi dare ancora qualche consiglio ad una persona che si presume abbia raggiunto da tempo la saggezza. E lei risponde, in pubblico: “Stavo rispondendo al maestro che era incuriosito dal mio ingresso data la mia vetusta età. Ci accorgiamo, con il passare del tempo, siamo sempre più ignoranti ed è assai difficile colmare le molteplici lacune e quindi riuscire a conoscere qualcosa di sé, non essendo riuscita a farlo in precedenza, sarà oltremodo salutare. Grazie, Maria Teresa Belloni”.

No Maria Teresa, sono io che ringrazio te e tutti gli ascoltatori che ascoltano di economia umanistica perché la maggior parte delle persone corre dietro al telegiornale, alle notizie, le cose sentite in questa settimana – La Polonia, le variazioni del debito PIL, l’avanzo primario – Queste sono le cose per cui si discute in economia. Invece in economia umanistica, io quella che chiamo ‘la scuola dei matti’, questo gruppo Telegram dell’economia umanistica, cerco di parlare del sé. E l’insegnamento incredibile che ci dà questa signora è “ci accorgiamo che col passare del tempo” e aggiungerei io che, a differenza di quello che credono tutti, non si diventa più esperti, competenti ma siamo sempre più ignoranti. Guardate che è una lezione di una bellezza incredibile ed è assai difficile colmare molte lacune però attenzione, riuscire a conoscere qualcosa di sé che è il vero obiettivo dell’economia umanistica, cioè una ricerca sull’uomo non sui mercati finanziari “non essendo riuscita a farla in precedenza”, aggiunge, “sarà oltremodo salutare” che è il fine vero dell’economia umanistica.

In sintesi stare bene. Io non sarei riuscito a fare una lezione così bella, grazie signora Belloni.

Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi