Alcuni si chiedono cosa sia “la casa dei matti”. È sostanzialmente la scuola che io ho aperto per quelli che vogliono sentire parlare di un’economia diversa. Questo il messaggio di una mia lettrice: “Questo posto, la casa dei matti di cui faccio parte, è un non luogo dove andare alla ricerca della nostra anima o se preferite del se. L’uomo, come spiega Ovidio nel 12esimo libro delle Metamorfosi ha sacrificato e perso la propria anima. Noi se ne siamo consapevoli, dobbiamo ritrovarla. Il recupero dell’anima si può fare solo a livello individuale perché non c’è nel mondo una struttura sacra per fare ciò ma non si può fare da soli”.
“La casa dei matti” è un non luogo dove andare alla ricerca dell’anima, per questo io parlo di economia umanistica come economia dell’anima, ma questo recupero non si può fare da soli ma è più facile da farsi con gli altri. Il messaggio continua: “A proposito di foglie che cadono e della caducità malinconica della vita, mi è venuto in mente questo dalla Tempesta di Shakespeare: siamo fatti della sostanza dei sogni e nello spazio di un sogno è raccolta la nostra breve vita”.
Ci saranno tante persone che penseranno: “Cosa c’entra tutto questo con l‘economia?”. Se pensate così io credo che fate bene a restare dove siete perché vuol dire che quel posto non fa per voi.
Malvezzi Quotidiani, l’economia umanistica spiegata bene