Green pass, Merkel conferma peggiori paure: l’Italia è il primo laboratorio del regime terapeutico

Così leggiamo su Il Fatto Quotidiano in relazione agli eventi più recenti dell’emergenza epidemica in relazione soprattutto all’area tedesca: “Germania, arriva una nuova stretta per i no vax: divieto di ingresso nei negozi al dettaglio (a parte farmacie, alimentari e tabacchi)”. Qualcuno di voi ha memoria di quando fu l’ultima volta che la Germania vietava l’ingresso a precise categorie nei negozi?

Un altro aspetto merita di essere sottolineato e reso oggetto di considerazione. L’ha detto testualmente Angela Merkel in questi giorni, l’Italia è per la Germania un vero punto di riferimento tanto che i tedeschi stanno elogiando la gestione dell’emergenza pandemica condotta dall’Italia. Una novità curiosa se consideriamo il fatto che i tedeschi qualche anno addietro consideravano l’Italia uno dei paesi detti PIGS, quelli dell’area mediterranea impenitenti rispetto alla gestione degli euroinomani di Bruxelles. La Germania che gli ultimi lustri aveva schernito l’Italia, ora la celebra come modello di riferimento.

Lo fa assumendo ovviamente come proprio paradigma di riferimento l’euroinomane di Bruxelles Mario Draghi, nonché la gestione repressiva dell’emergenza epidemica avutasi in Italia. La Germania addirittura imita l’Italia con la nomina di un militare per la gestione dell’emergenza avendo assunto una sorta di Figliulo teutonico a gestire l’emergenza, in linea con la militarizzazione in atto coerente con il golpe globale del nuovo leviatano tecno-sanitario.

L’Italia figura attualmente come il laboratorio avanguardistico di produzione dei nuovi assetti sociali, politici ed economici del capitalismo terapeutico su scala planetaria. Appare del tutto naturale che la Germania possa addirittura celebrare l’Italia come proprio modello di riferimento. Non si dimentichino le parole con cui Mario Draghi ha detto testualmente che spera che un giorno rientrino nella società quelli che al momento ne sono esclusi, cioè i non benedetti con il sempre laudando siero in saecula saeculorum.

Mario Draghi lo ha ammesso apertis verbis. Chi non ha l’infame tessera verde del controllo totale e della discriminazione a norma di legge non fa della società e si trova declassato a cittadino di serie B, come sottolineato dal filosofo Agamben. Draghi lo ha ammasso apertamente, cosicché non si tratta più di tesi cospirazioniste o di chi vuol vedere il male ad ogni costo e in ogni luogo. Sappiamo che ci sono cittadini che non accettando l’infame tessera verde sono per ciò stesso non appartenenti alla società, parola di Mario Draghi.

Essi potranno far parte della società se si piegheranno all’infame tessera verde accettando di iscriversi al partito del grande reset e del grande ordine terapeutico. Ma davvero tutti gli italiani accetteranno? Oggi più che mai occorre essere resistenti sempre, resilienti mai. Oggi più che mai occorre stare in piedi con la schiena ben dritta in mezzo alle rovine

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