Sarri chiama a rapporto la Lazio ▷ “Puntiamo il dito sulla difesa, ma il problema è un altro”

Sarri chiama a rapporto la sua Lazio. Riunione fiume nelle stanze di Formello tra squadra e allenatore. Qualcosa, anzi molto, nel mondo biancoceleste non quadra a dovere.

Lo scivolone di Reggio Emilia contro il Sassuolo, dopo l’iniziale vantaggio firmato da Zaccagni, ha fatto scattare un nuovo campanello d’allarme. Dal punto di vista tattico il gruppo sembra non in grado, al momento, di recepire a pieno i dettami minuziosamente spiegati e pretesi dal mister e dello staff tecnico.

Gravi ingenuità, soprattutto in fase difensiva, hanno provocato conseguenze nefaste. Basti pensare, appunto, alle reti incassate nell’ultima partita di campionato. Altri punti preziosi persi per strada in una stagione che, fino ad ora, sta collezionando più bassi che alti.

Questa Lazio – riflette Luigi Salomone de Il Tempo – oggettivamente ha tanti problemi, anche e soprattutto in difesa. L’anno scorso il reparto arretrato biancoceleste aveva preso 28 gol contro i 32 di quest’anno cambiando Hoedt con Hysaj. Pensavamo che, al di là del modo di giocare, improvvisamente la difesa potesse con Sarri ritrovare una impermeabilità che non c’è. Io ho qualche dubbio. Si continua a mettere nel mirino la retroguardia mentre, secondo me, il vero problema della Lazio è il mediano davanti alla linea arretrata. Più che vendere Muriqi e comprare una punta, che comunque farà la riserva giocando due partite a stagione, bisognerebbe sostituire degnamente Leiva (come successo prima ancora con Liverani, Ledesma e Biglia). Quel ruolo è clamorosamente scoperto. Cataldi è un buon giocatore ma non può reggere, mentre lo stesso Leiva è praticamente crollato sul piano atletico“.

Il commento dei nostri esperti in casa Lazio

Paolo Cericola

Anche a me risulta una runione di 1 ora e mezzo andata in scena a Formello tra Sarri e la squadra. Rispetto al passato c’è una grande novità. Il Presidente Lotito, dopo il Sassuolo, per telefono aveva garantito la presenza nel centro sportivo alla ripresa per parlare con il gruppo. Sarri invece gli ha chiesto di evitare perché voleva analizzare da solo le criticità. Probabilmente succederà che Lotito parlerà alla squadra durante la cena di auguri natalizi stasera. Io ricordo che il gruppo, per 3 o 4 giorni, è già stato mandato in ritiro dopo Bologna. Credo che il problema più grande sia riconducibile al 16 giugno scorso. Sul Corriere dello Sport Inzaghi in una lettera salutava il mondo biancoceleste e scriveva: ‘Più di quello che mi hanno dato non posso chiedere‘. Lo stesso Simone era perfettamente a conoscenza che il ciclo di molti di questi giocatori nella Lazio fosse finito.

Alessandro Vocalelli

Contro il Genoa la Lazio è obbligata a vincere. I liguri hanno fatto un solo punto in 5 partite dopo l’esonero di Ballardini. Si continua ad abbassare il livello di aspettative così quando si vince con Spezia o Genoa, con tutto il rispetto per queste squadre, siamo tutti contenti. Questa estate pensavamo che i due allenatori di Roma e Lazio rappresentassero il valore aggiunto. Abbiamo scoperto invece che uno senza i giocatori non può rendere, mentre l’altro (Sarri) doveva portare un gioco che ad oggi ancora non si vede. Entrambi alla fine, con toni certamente diversi, danno la colpa ai giocatori. Ma noi ci aspettiamo di più proprio dai due mister.

melli

Franco Melli

Gli obiettivi di Roma e Lazio sono simili. L’intenzione, per giallorossi e biancocelesti, è quella di ricostruire un progetto. Questa è una coincidenza incredibile. Onestamente non ricordo una cosa del genere da anni. Sta succedendo che due squadre storicamente importanti e gloriose della Capitale sono ridotte così male. Al di là delle posizioni in classifica, sgomenta il fatto che non ci siano prospettive per pensare che un anno una o l’altra lotterà per vincere lo scudetto. Questo è allucinante.

Fabrizio Patania

Io intanto non farei paragoni con la Roma. Detto questo, sto vedendo il peggior campionato della Lazio dagli ultimi 8-9 anni. Io sono deluso da ciò che sto vedendo. So pure che i biancocelesti, per una volta, hanno preso l’allenatore top disponibile sul mercato. Rimangono però i soliti sospetti già presenti da questa estate. Una società come la Lazio ha preso un allenatore che prevedeva un altro tipo di reazione sul mercato. Quindi quello che a noi è sembrato un buon mercato non è stato sufficiente per le esigenze del tecnico ex Juventus. Il discorso del fine ciclo si sta puntualmente riproponendo. Inoltre cambiare continuamente abitudini tattiche ha prodotto un rigetto non risolto da Sarri.