Spuntano i retroscena sulla “lotta” per il vaccino: lo scontro alle nostre spalle dentro Big Pharma

Esiste un cartello farmaceutico con tutte le sue diramazioni politiche che ha avuto la meglio, grazie ai vaccini, sui concorrenti storici del medesimo cartello. Parliamo di Pfizer: il suo concorrente più diretto è stato Astrazeneca che aveva sviluppato un vaccino simile negli stessi tempi ma molto più economico. Motivo per cui contro Astrazeneca c’è stata una vera e propria campagna di boicottaggio.

Come riportato dal quotidiano La Verità, quando Roberto Speranza comunicò la decisione di bloccare le inoculazioni di Astrazeneca lo fece in base alla valutazioni dell’Istituto tedesco per i vaccini. peccato però che il vaccino della Pfizer fosse stato sviluppato con la tedesca Biontech, quindi il conflitto d’interesse in quella valutazione era macroscopico. Tutto questo è servito a Pfizer per diventare praticamente monopolistica e fissare un prezzo di 19,50 dollari a dose per un vaccino che secondo l’indagine di Channel 4 costerebbe solo 76 centesimi per produrlo. Pensate che speculazione senza limiti che c’è stata. Parliamo di 5 volte il prezzo di una dose Astrazeneca.

I veri concorrenti che sono stati tagliati fuori e di cui si parla poco sono quelli che stavano sviluppando i c.d. vaccini proteici. Parliamo di vaccini più economici, più sicuri e facilmente replicabili nei paesi più poveri. Se a questo ci aggiungiamo che fu Trump ad investire per primo su questi vaccini, capiamo perché sono passati quasi due anni dall’autorizzazione dei primi sieri e quelli proteici ancora ad oggi non sono stati autorizzati. Mi riferisco ad esempio ai vaccini della Novavax che non utilizza ne la tecnologia mRna di Pfizer e Moderna, ne il vettore virale di Astrazeneca, bensì rientra in quei vaccini proteici che sono una tipologia già in uso da decenni contro patologie come l’epatite, la meningite ecc.

A farne le spese alcuni colossi farmaceutici sempre facenti parte del complesso di Big Pharma come Sanofi. Questo ci fa capire che quel cartello farmaceutico si è spaccato al proprio interno e quella spaccatura non fa altro che alimentare la natura speculativa delle scelte delle aziende produttrici di vaccino. Vengono ostacolati vaccini che usano le tecnologie tradizionali per sperimentare tecnologie nuove e vaccini più costosi, più difficilmente replicabili. Vengono pompati i prezzi dopo aver screditato il concorrente diffondendo nella popolazione la paura di un siero specifico. Tutto questo per guadagnare un monopolio e poter tenere al guinzaglio la politica

Questo è quello che sta accadendo. Eppure c’è chi si meraviglia che esista gente scettica sui vaccini o gente che abbia perso completamente fiducia in quello che certi media al soldo di questo potere finanziario raccontano. Allo stato attuale non esiste un solo vaccino di cui ci si possa fidare. Questo perché le logiche dietro le autorizzazioni hanno seguito esclusivamente interessi economici.

La Matrix Europea – la verità dietro i giochi di potere, con Francesco Amodeo