Milan-Napoli sfida senza appello. Alle soglie delle festività natalizie rossoneri e azzurri si affrontano a San Siro, nel match valevole per il diciottesimo turno di campionato. Pioli e Spalletti, dopo settimane di paradiso incontrastato in vetta alla classifica, adesso sono costretti e rincorrere la lepre nerazzurra di mister Inzaghi. L’Inter ha enormi possibilità, almeno sulla carta, di rafforzare ulteriormente il primato nella trasferta di Salerno.
Nelle ultime settimane l’infermeria di entrambe le compagini si è riempita in maniera davvero esagerata. Infortuni, affaticamenti, influenze stagionali e Covid hanno svuotato la cantina a disposizione dei due allenatori. Assenze di spicco che hanno inevitabilmente provocato una fisiologica flessione nel gioco espresso e nei risultati ottenuti.
Kick off domenica 19 dicembre alle ore 20.45. Arbitro della gara Davide Massa assistito da Meli e Bindoni. Quarto uomo Rapuano. Al Var presente Aleandro Di Paolo con De Meo in qualità di Avar.
“Il Milan – ci informa Franco Ordine – sta messo male. I rossoneri devono sommare tutte le assenze registrate in un lungo periodo. Il Napoli, obiettivamente, ha avuto defezioni almeno concentrate in un unico periodo recente. Il Milan invece è dal 23 agosto che non ha la rosa al completo. A ciò aggiungiamo uno scadimento clamoroso di forma atletica, dopo il Covid, di Theo Hernandez e Diaz. Senza dimenticare le perdite in difesa di Calabria e Kjaer, oltre all’affaticamento accusato da coloro che hanno dovuto giocare sempre senza alcun ricambio. E per domenica non recupera nessuno“.
“Insigne lavora ancora a parte”
“Per Insigne – riferisce direttamente da Napoli Giovanni Scotto – suona un campanello d’allarme perché ha lavorato ancora a parte. Zielinski dovrebbe farcela a recuperare dalla tracheite e da una forte tosse. In dubbio anche Mario Rui che sta operando a ritmo ridotto per un leggero affaticamento. Anguissa partirà sicuramente titolare mentre, come sappiamo, sono out Lobotka, Osimhen, Koulibaly e Fabian Ruiz. La speranza di Spalletti è di poter inserire dal primo minuto i tre citati prima con il polacco che però sembra essere l’unico in grado di potercela fare al momento attuale“.
Alessandro Vocalelli
Questa partita ha cambiato completamente la sua fisionomia nelle ultime settimane. Pensiamo che 5 domeniche fa Milan e Napoli avevano 7 punti di vantaggio sull’Inter. A quel punto ci si chiedeva se e quando i nerazzurri sarebbero rientrati per la corsa scudetto. In 5 giornate l’Inter ha guadagnato 8 punti sul Milan e 11 sul Napoli. Per cui è un match svolta. Credo che soprattutto i partenopei, al di là delle assenze, abbiano fatto ancora meno di quello che potevano. Oggi, per come si sono messe le cose, un pareggio non serve a nessuno.
Franco Melli
Intanto è una sfida che ha meno fascino rispetto a quello che doveva avere. Sia Milan che Napoli, per un motivo o per un altro, si trovano a dover rincorrere l’Inter. Il motivo fondamentale coincide certamente con le numerose assenze. Le defezioni, da una parte e dall’altra, sono state troppe e troppo importanti. Adesso c’è l’obbligo almeno di non perdere. L’eventuale pareggio forse potrebbe ancora andar bene ai rossoneri, ma i partenopei frantumerebbero i propri sogni di gloria.
Furio Focolari
La partita, come detto ripetutamente in questi giorni, doveva avere dei significati diversi. Mi riferisco soprattutto al Napoli perché, ricordiamo, che il Milan ha comunque 2 punti in più degli azzurri. Un pareggio manderebbe al limite i rossoneri a 3 punti dall’Inter, mentre lo stesso risultato manderebbe il Napoli a 6 punti di distanza. I partenopei non possono proprio sbagliare. Attualmente sono due squadre un pochino in crisi, perché il Milan l’ultima l’ha pareggiata con Ibrahimovic al 93′. Le assenze hanno pesato tanto per entrambe, ma questo non è l’unico problema.