Una Roma in cerca d’autore. Nella realtà dei fatti i giallorossi sono alla ricerca di un reale obiettivo da poter acciuffare nell’arco di questa stagione. Un’annata certamente particolare, con l’arrivo dello Special One Mourinho, che scriverà una pagina rilevante nella trasferta di Bergamo contro l’Atalanta.
La Dea non ha certo bisogno di presentazioni. Un giocattolo quasi perfetto quello costruito da Percassi e Gasperini. Bel gioco e calciatori ottimamente integrati nei principi tattici modellati di volta in volta dall’allenatore. L’ennesima dimostrazione che la progettualità oculata e sagace, alla lunga, può portare frutti floridi.
Ecco allora che il match delle 15 di sabato assume connotati da non sottovalutare. I capitolini devono ancora individuare il cammino più calzante alle ambizioni di una piazza sempre calorosa e di una proprietà statunitense nel pieno di una fase embrionale della propria gestione. Dai Friedkin a Tiago Pinto, con al centro del villaggio il deus ex machina José, ognuno deve interrogarsi sul prossimo futuro del club giallorosso.
Tornando alla gara del Gewiss Stadium, mettiamo nero su bianco le ipotesi di formazione. Da Bergamo ci informa Fabio Gennari: “In difesa dovrebbero esserci Toloi, Palomino e Djimsiti (con un ballottaggio ancora aperto). In porta ovviamente Musso. Sugli esterni più Hateboer che Zappacosta con Maele a sinistra. In mezzo De Roon e Freuler. Alle spalle delle punte dovrebbe agire Pessina, ma attenzione anche a Pasalic. In avanti di sicuro Zapata con Malinovskyi favorito su Ilicic“. Sponda Roma questi dovrebbero essere gli interpreti del 3-5-2. Rui Patricio tra i pali coperto da Kumbulla, Mancini e Ibanez. Karsdorp e Vina sulle corsie. Veretout, Cristante e Mkhitaryan in mediana. Tandem Zaniolo-Abraham in zona offensiva.
Le riflessioni degli esperti sulle ambizioni giallorosse
Roberto Maida
Credo che il discorso degli obiettivi giallorossi vada ribaltato. Qui bisogna chiedersi quale obiettivo José Mourinho vuole dare alla Roma. Il tecnico portoghese in questo momento è il padre padrone e centro nevralgico del nuovo piano di rafforzamento. Quindi non è la Roma a decidere, ma è Mourinho a dover stabilire cosa dovrà e potrà fare la squadra capitolina. Guardiamo in faccia la realtà attuale.
Gianluca Lengua
Questa impostazione legata agli obiettivi da raggiungere è sbagliata. Ad aver sbagliato approccio è soprattutto la società. Perché tra le righe si capisce che non c’è un dirigente forte, che c’è un Presidente che ha scelto un allenatore importante senza andare oltre. In sostanza non c’è nessuno che possa contrastare Mourinho. Questo non va bene. Lo stesso mister lusitano ha bisogno di un dirigente di spessore che faccia mercato assieme a lui. I calciatori di livello vanno presi possibilmente senza spendere troppo. Nella Roma non può fare tutto Mourinho.
Alessandro Vocalelli
Per me l’obiettivo della Roma deve essere quello di lottare fino alla fine per la qualificazione in Champions, con il contributo della società che si spera possa migliorare la squadra nel mercato di gennaio e con il contributo di Mourinho e dei giocatori al fine di perfezionare gioco e risultati. Se provi fino alla fine a conquistare il quarto posto e poi non ci riesci, ma dai segnali di una positiva evoluzione, va bene. Credo che la Roma debba fare questo. Attualmente i giallorossi sono distanti 8 punti dalla quarta giocando più male che bene.
Franco Melli
Gasperini, nella conferenza pre Atalanta-Roma, ha riempito di carinerie i giallorossi ma sa benissimo quale sarà il destino della partita. Quale dovrebbe essere l’obiettivo della Roma? Beh, la passione dei tifosi meriterebbe dallo scudetto in su. Non ho mai visto gente innamorata così della propria squadra come i giallorossi. Ma questo accade da sempre. Io onestamente non riesco a pronosticare i capitolini vincenti a Bergamo.