La vittoria era prevista ma non certo le due occasioni grandi come la mole Antonelliana bruciate dal Cagliari quando il risultato segnava l’1 a 0 per la Juventus. Significa che anche contro un avversario modesto la squadra bianconera ha rischiato di farsi del male, non avendo una linea coerente e costante di formazione, di gioco e di idee ma soltanto episodi di football. Sta di fatto che i punti sono tre e permettono a qualche soldato giapponese-juventino di sognare la qualunque per la prossima qualificazione in Champions e pure per il turno di primavera contro il Villareal.
Buono Morata, discreto Kean nonostante il gol interessante, generoso Bernardeschi nel suo frullare dovunque e con il premio del gol di sinistro, benino Arthur e Alex Sandro, inutile Rabiot tolto di mezzo per il marine McKennie energico e propositivo, eccellente De Ligt, questo il bignamino della Juventus natalizia, il Cagliari ha fatto quello che sa e che può, pure iellato con Joao Pedro e Dalbert. La punizione di Godin e Caceres può avere dato una lezione al resto della comitiva ma la classifica resta asfissiante anche perché a Marassi è arrivata la sorpresa, con il pari imprevedibile e imprevisto tra il Genoa e l’Atalanta, in evidente involuzione, i bergamaschi e non certo per colpa dell’arbitro.
Tony Damascelli
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