I mercati neoliberisti e, in generale, coloro che credono in questi mercati, semplicemente sostituiscono i meccanismi di pentimento e perdono, di penitenza salifica e, soprattutto, creano alternative divinità pagane: la dea speculazione, gli dei mercati, le ninfe borse e via discorrendo.
A tali dei mercati, implacabili e feroci, capaci di usare le saette dello Spread sul popolo colpevole della violazione dei dettati divini del pensiero unico neoliberista vanno fatti, per placarli, sacrifici umani. Lo facciamo sistematicamente da decenni, incuranti del fatto che tali sacrifici siano sistematicamente inutili perché il popolo continua a soffrire.
Recentemente il professor Mario Draghi si è esposto dicendo basta al pareggio di bilancio, all’austerity, al Fiscal Compact e a tutto quel mondo che da presidente della BCE aveva difeso a spada tratta. Dopo le sue dichiarazioni twittate ufficialmente di recente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (riferite alla seduta del 15 dicembre alla Camera) è uscito anche il presidente David Sassoli dicendo sostanzialmente che dobbiamo smetterla di dare fiducia all’austerità. A queste persone vorrei dire che mi fa molto piacere che la pensino come me.
La cosa assurda è rileggere cosa sosteneva David Sassoli nel 2018, all’epoca del primo Governo Conte, quando con una manovra di bilancio eravamo usciti con un deficit del 2,4%: minacce di saette divine, invocazioni di pentimenti e, addirittura, paventava che si interrompessero gli aiuti di Stato europei oltre alle multe.
Le persone sopracitate poi lasciarono impunemente scorrere gli Spread che punirono l’Italia e dovemmo quindi fare marcia indietro: il popolo continua a soffrire e loro sono incuranti di questi sacrifici. Anche perché gli indicatori economici per circa 20 anni, con queste cure, hanno continuato a peggiorare.
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi