Il leviatano tecno-sanitario messo a nudo sui sieri: incredibile giravolta dopo solo qualche mese

Possiamo asserire senza tema di smentite che il 2022 sarà la continuazione per linee tratteggiate del 2021, che a sua volta fu la continuazione del 2020. Siamo entrati nel tempo dell’emergenza infinita come nuova normalità. E come sapeva bene George Orwell, nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario. Specie se, mi permetto di chiosare, gli schiavi felici sono i nemici più agguerriti della libertà. E di schiavi felici ve ne sono oggi a iosa.

Vorrei portare l’attenzione su alcuni paradossi del nostro tempo. O meglio su un paradosso che mi pare segni l’ordine del discorso contemporaneo. All’inizio l’ordine del discorso segnalava essere il siero benedetto condizione necessaria per la salvezza. Lo disse, per esempio, Ilaria Capua nel marzo 2021 asserendo che in due mesi grazie al santissimo siero saremmo usciti dall’emergenza. Ebbene oggi, a distanza di mesi, possiamo dire che per l’ordine del discorso terapeuticamente corretto il siero è condizione necessaria ma non più sufficiente per la fine dell’emergenza.

Si badi, dacché questo è un passaggio nodale: prima il siero benedetto veniva innalzato a condizione necessaria e sufficiente per la salvezza, oggi è divenuto condizione necessaria ma non sufficiente per la salvezza. Ecco infatti che già si immaginano nuovi scenari di lockdown, di limitazioni molto stringenti delle libertà e dei diritti, anche per la popolazione ormai benedetta.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro