Sergio Oliveira, fosforo e centimetri alla corte di Mou

È arrivato Sérgio Oliveira, molto probabilmente lo vedremo subito in campo. Il centrocampista voluto da Mourinho è un elemento nel pieno della propria carriera, che si contraddistingue per il carisma e l’acquisito piglio da leader. Di tutto rispetto la sua struttura fisica, ha inoltre un piede destro estremamente sensibile e preciso, ma “riempie” le partite anche con una grande quantità media. Oliveira è stato il leader del Porto (anche) nella stagione 2020-2021, nel corso della quale ha messo a segno 20 reti e dispensato 7 assist.

Ex ragazzino del distretto di Aveiro, arrivato a dieci anni al Porto, curiosamente nella stessa stagione di Mourinho (2001 – 2002), dopo aver esordito nel 2009 e aver vestito un po’ di maglie anche all’estero (Malines, Nantes, Paok), ha saputo essere anche il capitano ideale per la compagine bianco-blu dei Dragões, considerate le sue già citate doti di lideranza. Alto, profilo affilato e in possesso di una crescente progressione palla al piede, il suo ampio repertorio di qualità tecniche e la naturale visione di gioco fanno di lui un giocatore fondamentale in campo, perché riesce a mandare in porta i compagni con facilità, servendosi di pochi passaggi, sia lunghi che corti, connotati da un elevato tasso di precisione. È il centrocampista ideale in una mediana a due uomini; in aggiunta, sa anche agire da mezzala e all’occorrenza può sistemarsi sulla trequarti.

Il suo bagaglio tecnico è un compendio di doti balistiche indiscutibili; i calci piazzati in generale sono il suo fiore all’occhiello (la Juventus ne ha già fatto le spese nella scorsa Champions). Oliveira è pericoloso anche dalle lunghe distanze in quanto dotato di ottimo tiro. La sua carriera, soprattutto per quanto riguarda il biennio ‘19 – ‘21, parla per lui. 

Paolo Marcacci