Lotito a tutto tondo. L’intervista rilasciata dal Presidente della Lazio ai microfoni di Report ha destato notevole scalpore. Tanti gli argomenti trattati durante la nota trasmissione di punta dell’inchiesta giornalistica sui canali Rai.
Un lungo dialogo che ha visto un patron determinato nel rispondere alle domande poste con argomentazioni ricche e dettagliate. Dall’offerta di 375 milioni presentata per l’acquisto di Alitalia, con la lettera falsa diffusa da fantomatici personaggi del Banco Santander, alla diatriba dell’assegnazione di un seggio in Senato passando per il caso tamponi fino all’accurata analisi del bilancio della S.S. Lazio e delle altre proprietà riconducibili all’imprenditore capitolino.
Un focus a 360° sulla scalata di Lotito nel mondo degli affari. L’attuale patron, doveroso ricordarlo, prese le redini del club biancoceleste nel lontano 2004 nel pieno di un contesto debitorio estremamente gravoso. La gestione targata Cragnotti, che pur tanta gloria sportiva aveva prodotto, lasciava infatti in eredità un passivo monstre di 550 milioni. Senza dimenticare i 150 milioni di debito nei confronti dell’Erario. Da lì ebbe di fatto inizio una nuova epoca dalle parti di Formello. “Ho preso questa società mentre stavano celebrando il suo funerale, adesso – disse il neo patron nella torrida estate del 2004 – è in coma irreversibile“. L’alba di una nuova era prese il via con Mimmo Caso in panchina ed una rosa ridotta all’osso nel ritiro pre-campionato.
Sigfrido Ranucci ha raccontato i dettagli della lunga intervista ai microfoni di Radio Radio Lo Sport
La querelle delle elezioni nel collegio campano
“Dovevamo occuparci di Lotito prevalentemente per quanto riguarda le presidenziali. Lui si era candidato nel 2018 in Campania con il collegio plurinominale nelle liste di Forza Italia. Ad un certo punto viene nominato vincitore del collegio Vincenzo Carbone che andrà in Senato per poi passare ad Italia Viva. Lotito fa ricorso e, dopo un conteggio sommario delle schede, si vede che lui potrebbe aver ragione. Da qui inizia tutto un film che dura 4 anni. Questa è una cosa che non ha precedenti nella storia del paese. Andiamo verso le elezioni del Presidente della Repubblica con il 95% del Senato convalidato e il restante 5% ancora non convalidato. Raccogliendo testimonianze ci siamo resi conto che all’interno del Parlamento c’è un’opinione generale secondo cui Lotito non verrebbe accolto proprio a braccia aperte. Indubbiamente è un personaggio battagliero che non si fa passare la mosca sotto il naso“.
Il controverso tentativo di acquisto di Alitalia
“Quindi ci siamo concentrati su tutte le battaglie di Lotito, nel calcio e non solo. Siamo partiti dalla storia dei tamponi per passare poi per la Salernitana e per la vicenda Alitalia. Quest’ultima storia è legata al suo percorso imprenditoriale nella Lazio e al modo in cui utilizza le società. Lì ci siamo imbattuti in quel documento palesemente falso. Lotito ha detto che lo ha saputo addirittura da noi della falsità di questo documento, aggiungendo che ha dato già mandato ai legali di effettuare le verifiche del caso. Lotito fece la proposta di acquisto di Alitalia nel 2019, in seguito alla volontà del Governo di salvare la compagnia aerea dopo l’amministrazione straordinaria attraverso il coinvolgimento di Ferrovie dello Stato. Si presentarono varie cordate per rilevare il 37,5%. Lotito presentò l’offerta di 375 milioni con un piano finanziario triennale con la condizione di poter gestire autonomamente Alitalia. Sulla vicenda abbiamo scoperto questo documento smentito dallo stesso Banco di Santander, con la precisazione che gli autori della lettera non sono riconducibili all’istituto bancario. In sostanza la missiva conferma che il gruppo Lotito è in grado di sostenere un flusso triennale, nel piano di finanziamento, di 375 milioni di euro“.
Uno sguardo al bilancio attuale della S.S. Lazio
“Il nostro consulente di riferimento in tema di analisi dei bilanci societari, ma che in realtà è il consulente delle principali procure italiane su argomenti inerenti all’anti riciclaggio, ha fatto un quadro della situazione molto dettagliato sulle aziende del gruppo Lotito. Chiaramente non bisogna dimenticare che Lotito quando ha preso la Lazio aveva sul gruppo 550 milioni di debito derivante dalla gestione Cragnotti. Oltretutto acquista il club con in pancia già 150 milioni di debito con l’erario. Va detto che lui paga sistematicamente queste rate. Per ciò che riguarda il bilancio della Lazio, da quello che risulta dall’analisi del nostro consulente Bellavia, nell’ultimo esercizio si evince che la società aveva debiti complessivi per 260 milioni e 86 ancora verso l’Erario“.
Pierluigi Lantieri