Massimo Fini su Vessicchio: “Il calcio è un gioco omosessuale di maschi”

"Cito Collovati: una donna nel calcio mi fa vomitare. Il calcio sublima l'omosessualità, poca o tanta, di ciascuno di noi"

“Pregherei la regia di inquadrare l’assistente donna (guardalinee N.d.R.) che è una cosa inguardabile. E’ uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri su un campionato dove le società spendono centinaia di migliaia di euro”. Queste le esatte parole del cronista Sergio Vessicchio durante la telecronaca della partita Sant’Angelo-Agropoli. Reagisce immediatamente l’Ordine dei giornalisti della regione Campania, e per il cronista arriva la sospensione. Come commenta la vicenda Massimo Fini? L’intervista di Francesco Vergovich a ‘Un giorno speciale’.

“Ripeto una cosa che ha detto Collovati – commenta Massimo Finia me sentire una donna che parla di calcio, di tattica, di fuorigioco, fa vomitare. Non è che se sei lì sul campo le devi insultare, però… “

“Il calcio, bisogna capirlo, è un gioco omosessuale di maschi”

“Il calcio sublima – spiega il giornalista – l’omosessualità, poca o tanta, di ciascuno di noi. Le donne nella mia testa non dovrebbero assolutamente comparire. Ma non solo come guardalinee o altro, proprio sugli spalti. I musulmani sono più accorti di noi. Io non sono mai andato a una partita con una donna per una ragione molto semplice: il calcio è un rito sacro, non puoi stare lì a sbaciucchiarti con una ragazza. O l’una o l’altra”.