“Per quanto riguarda i tifosi sono il primo a capire la rivalità con la Juve, però purtroppo nel calcio di oggi ci sono situazioni in cui siamo quasi prigionieri di agenti e procuratori. Non potevamo rischiare di perdere il calciatore a parametro zero. Su Vlahovic non voglio dilungarmi dopo le parole di ieri di Commisso“. Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradé , nel corso della conferenza stampa per la presentazione ufficiale dell’attaccante ex Basilea Cabral, ha tuonato così nei confronti del potere acquisito nelle recenti epoche dall’universo dei procuratori.
A Raiola, Mendes, Ramadani e compagnia avranno certamente fischiato le orecchie. La provocazione lanciata dal dirigente viola desta scalpore su un tema dominante nelle vicende del nostro pallone ormai da svariate stagioni. L’affare Dusan Vlahovic ancora fa male dalle parti del Franchi. La cessione a suon milioni del bomber serbo alla Juventus, secondo Commisso e soci, è stata la conseguenza inevitabile della famelica voracità degli agenti che gravitano attorno al giovane calciatore.
“Ho sentito spesso dire – ho sottolineato lo stesso Pradé – che con le cessioni di Chiesa e Vlahovic, Commisso si è ripagato l’acquisto della Fiorentina. E’ verissimo che abbiamo incassato tanti soldi, ma il lavoro di un direttore parte da lontano. E’ vero che abbiamo incassato 135 milioni da questi giocatori, quando uno acquista una società acquista il pacchetto. In questi anni ci siamo trovati anche tanti giocatori a bilancio, con stipendi e commissioni da pagare, posso citarne alcuni Thereau, Zekhnini, Montiel, Rasmussen, ne abbiamo dovuti vendere 40″. Insomma, l’argomento è più che mai caldo. Tutto ciò alla vigilia di un turno di campionato che si preannuncia delicato con il match delle 20.45 di sabato tra i viola e la Lazio di Sarri.
Club vs procuratori: chi ha ragione? Il parere dei nostri esperti
Sandro Sabatini
Pradé è di Roma. Ora vorrei sapere se lui Carbal e Piatek li ha presi senza l’aiuto dei rispettivi procuratori. Lo stesso discorso che sto mettendo in evidenza oggi vale per Nico Gonzalez, per Ikoné e per tutti gli acquisti portati a termine dalla dirigenza della Fiorentina. E lui lo sa fin troppo bene.
Nando Orsi
Non capisco tutta questa meravigliosa sul tema. Ognuno chiaramente tira l’acqua al proprio al mulino e ognuno cerca di fare il proprio mestiere nel modo migliore per i propri interessi. Pradé fa il suo come d’altronde anche Mino Raiola. Stesso discorso per Rocco Commisso. Mi diceva un mio vecchio direttore sportivo che adesso non c’è più: ‘Quando fai il panettiere ti sporchi per forza le mani di farina‘. Quindi si tratta di un circolo vizioso la cui responsabilità non è dei procuratori ma dei presidenti. Iniziassero loro a non fare 5 anni di contratto ai giocatori medi a 3 milioni l’anno, oppure 2 milioni e mezzo agli allenatori che non sono capaci.
Roberto Pruzzo
Tra le altre cose mi risulta che il Presidente della Fiorentina Commisso non stia neanche tanto bene. Ovviamente speriamo tutti che si possa riprendere e che possa tornare a verificare di persona le situazioni della sua squadra. Per i viola la partita di sabato contro la Lazio sarà molto delicata. Bisognerà capire infatti quale sarà la reazione del gruppo dopo l’addio di Vlahovic e quale formazione metterà in campo mister Italiano con l’eventuale inserimento dei nuovi acquisti. Stavolta non mi sembra che Pradé sia stato tanto prigioniero dei procuratori, considerando la cifra di vendita dello stesso Vlahovic alla Juve